La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 16190/2024, ha accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate contro una società del settore motorsport. La Corte ha ribadito un principio fondamentale sulla deducibilità dei costi: l'onere della prova grava interamente sul contribuente, che deve dimostrare non solo l'esistenza del costo, ma anche la sua inerenza, congruità e, per certi beni come le auto, la strumentalità esclusiva all'attività d'impresa. La sentenza di merito, che aveva annullato le riprese fiscali relative a servizi e leasing di auto di lusso, è stata cassata per motivazione apparente ed erronea applicazione delle regole sulla ripartizione dell'onere probatorio.
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