La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 30439/2025, ha chiarito l'onere della prova a carico dell'Amministrazione Finanziaria in caso di operazioni soggettivamente inesistenti. I giudici hanno stabilito che, per negare la detrazione IVA, non è necessario dimostrare la partecipazione consapevole del contribuente alla frode (frode carosello), ma è sufficiente provare che egli, usando l'ordinaria diligenza, avrebbe dovuto sapere che l'operazione faceva parte di un'evasione. La sentenza di merito, che richiedeva una prova più stringente, è stata cassata con rinvio.
Continua »