La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 6639/2024, ha chiarito importanti principi in materia di prescrizione crediti fiscali. In un caso riguardante un'intimazione di pagamento, la Corte ha stabilito che, una volta notificata e non impugnata la cartella di pagamento, il credito erariale (come l'IRPEF) si prescrive nel termine ordinario di dieci anni, non in quello più breve di cinque. Inoltre, ha ribadito che la decadenza del potere impositivo è un'eccezione che deve essere sollevata dal contribuente sin dal primo grado di giudizio, non potendo essere rilevata d'ufficio dal giudice.
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