La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 23859/2024, ha stabilito un principio fondamentale sulla definizione agevolata sanzioni. Se un contribuente definisce in via agevolata le sanzioni relative a una violazione tributaria, il rapporto sanzionatorio con il Fisco si chiude definitivamente. L'Agenzia delle Entrate non può, in un secondo momento, richiedere ulteriori sanzioni per la stessa fattispecie, anche se con una diversa motivazione. Il caso riguardava una società che, dopo aver ricevuto la revoca di agevolazioni fiscali, aveva pagato le sanzioni con definizione agevolata. La successiva richiesta di nuove sanzioni per tardivo pagamento delle maggiori imposte è stata ritenuta illegittima, poiché la definizione già effettuata aveva estinto l'intera pretesa sanzionatoria.
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