La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 20900/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di spese di sponsorizzazione. Il caso riguardava un'azienda del settore imballaggi a cui l'Agenzia delle Entrate aveva contestato la deducibilità dei costi per la sponsorizzazione di associazioni sportive dilettantistiche locali, ritenendoli non inerenti data la clientela nazionale e internazionale dell'impresa. La Suprema Corte ha ribaltato la decisione, affermando che la legge n. 289/2002 introduce una presunzione legale assoluta di inerenza per tali spese, fino a 200.000 euro, a patto che il soggetto sponsorizzato sia una compagine sportiva dilettantistica e che realizzi una specifica attività promozionale. Di conseguenza, l'amministrazione finanziaria non può sindacare la congruità o l'opportunità economica della spesa.
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