La Corte di Cassazione, con ordinanza 26067/2024, ha stabilito che l'impugnazione di un estratto di ruolo è inammissibile se il contribuente non dimostra un pregiudizio concreto e attuale. Applicando la novella legislativa (art. 12, c. 4-bis, DPR 602/1973), la Corte ha ribaltato la decisione di merito, chiarendo che l'azione diretta contro l'estratto è permessa solo in casi tassativi, come il rischio di esclusione da appalti pubblici. Nel caso di specie, mancando tale prova, il ricorso originario è stato dichiarato inammissibile per difetto di interesse ad agire.
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