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Giurisprudenza Tributaria

Accertamento con adesione: quando sospende i termini?
La Corte di Cassazione ha confermato l'inammissibilità di un ricorso tributario perché tardivo. Il contribuente aveva presentato un'istanza di annullamento in autotutela, credendo erroneamente che sospendesse i termini per l'impugnazione, effetto che la legge riserva solo all'istanza di accertamento con adesione. Questa ordinanza sottolinea la cruciale differenza tra i due istituti e le conseguenze procedurali.
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Donazione elusiva: quando non c’è frode fiscale
Un contribuente dona un terreno edificabile alla moglie, che un mese dopo lo cede in permuta. Il Fisco contesta l'operazione come donazione elusiva, volta a non pagare le tasse sulla plusvalenza. La Corte di Cassazione rigetta il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, stabilendo che, per provare l'elusione, non bastano la vicinanza temporale e il legame di parentela. È necessario dimostrare che i beni ottenuti dalla vendita siano tornati al donante originario, prova che in questo caso mancava completamente.
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Plusvalenza e imposta di registro: la Cassazione decide
Una società di costruzioni ha contestato un avviso di accertamento Ires relativo a una plusvalenza da cessione di ramo d'azienda. L'Agenzia delle Entrate aveva basato il calcolo unicamente sul valore definito ai fini dell'imposta di registro. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31372/2024, ha stabilito che tale valore non può essere l'unico fondamento per l'accertamento della plusvalenza ai fini delle imposte dirette, annullando la decisione precedente e rinviando il caso per un nuovo esame che tenga conto di ulteriori elementi probatori.
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Esenzione IMU immobile locato: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'esenzione IMU per un immobile locato a un ente non commerciale non è applicabile. Se il proprietario percepisce un canone di locazione, l'uso a fini di lucro dell'immobile fa decadere il beneficio, indipendentemente dall'attività svolta dall'inquilino. La sentenza ribalta la decisione di merito, accogliendo il ricorso dell'agente di riscossione.
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Annullamento parziale verbale: sanzione valida?
Un datore di lavoro si oppone a una sanzione dell'Agenzia delle Entrate, basata su un verbale INPS poi oggetto di annullamento parziale. La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso, sottolineando che l'annullamento parziale del verbale ispettivo non estingue la sanzione per le violazioni residue e ribadendo l'importanza del principio di autosufficienza del ricorso.
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Rinuncia al ricorso: estinzione e spese compensate
A seguito di un accertamento fiscale su una società e di riflesso su un socio, l'Agenzia delle Entrate aveva proposto ricorso in Cassazione. Tuttavia, poiché il contribuente ha aderito a una definizione agevolata del debito, l'Agenzia ha presentato una rinuncia al ricorso. La Corte di Cassazione ha dichiarato l'estinzione del giudizio, compensando le spese legali e chiarendo che in caso di rinuncia non si applica il raddoppio del contributo unificato.
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Esenzione IMU comodato tra enti no profit: la Cassazione
Un ente ecclesiastico si è visto negare l'esenzione IMU per un immobile concesso in comodato gratuito a un altro ente no profit collegato per attività didattiche. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, applicando una nuova legge di interpretazione autentica con efficacia retroattiva. La Corte ha stabilito che l'esenzione IMU in caso di comodato è legittima se esiste un collegamento strutturale o funzionale tra i due enti no profit, cassando la sentenza precedente e rinviando la causa per una nuova valutazione.
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Operazioni soggettivamente inesistenti: Cassazione
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un'azienda del settore elettronico contro un avviso di accertamento per operazioni soggettivamente inesistenti. La Corte ha ribadito che spetta all'amministrazione finanziaria provare, anche tramite indizi, la fittizietà del fornitore e la consapevolezza del cessionario. Quest'ultimo deve poi dimostrare di aver agito con la massima diligenza per non essere coinvolto nella frode, non essendo sufficiente la mera regolarità contabile. La sentenza affronta anche la legittimità del raddoppio dei termini di accertamento in presenza di reati tributari.
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Sconto fiscale indennità di volo: no per la pensione
Un militare in pensione ha richiesto un rimborso IRPEF, sostenendo che lo sconto fiscale del 50% applicato all'indennità di volo dovesse estendersi anche alla sua pensione. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che tale agevolazione è strettamente legata alle peculiarità del servizio attivo e non può essere applicata ai trattamenti pensionistici. L'ordinanza ha chiarito che lo sconto fiscale è giustificato solo dalle condizioni di lavoro specifiche del personale in servizio.
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Onere della prova nel rimborso: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha esaminato il caso di due contribuenti che richiedevano il rimborso di imposte versate a seguito di eventi sismici. La commissione tributaria regionale aveva accolto la richiesta, invertendo l'onere della prova a carico dell'Agenzia delle Entrate. La Suprema Corte ha cassato tale decisione, riaffermando il principio secondo cui l'onere della prova per ottenere un rimborso fiscale grava interamente sul contribuente, il quale deve dimostrare non solo il diritto al rimborso ma anche l'effettivo versamento delle somme richieste. La Corte ha inoltre rilevato la genericità della domanda e la mancata presentazione di una richiesta da parte di uno dei contribuenti.
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Onere della prova frode IVA: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza in esame, ha respinto il ricorso di una società del settore elettronico contro un avviso di accertamento per operazioni soggettivamente inesistenti. La decisione ribadisce i principi sull'onere della prova frode IVA: spetta all'Amministrazione Finanziaria dimostrare gli elementi oggettivi della frode e la consapevolezza del contribuente, mentre quest'ultimo deve provare di aver agito con la massima diligenza, non essendo sufficiente la mera regolarità formale dei documenti.
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Esenzione IMU alloggi sociali: la Cassazione decide
Un ente di edilizia residenziale pubblica si è opposto a un avviso di accertamento IMU emesso da un Comune, sostenendo l'esenzione per i propri immobili in quanto "alloggi sociali". La Commissione Tributaria Regionale aveva negato l'esenzione, ritenendola applicabile solo in caso di utilizzo diretto dell'immobile da parte dell'ente. La Corte di Cassazione, con la presente ordinanza, ha cassato la sentenza, affermando che ai fini dell'esenzione IMU per gli alloggi sociali, il criterio non è l'utilizzo diretto, ma il possesso dei requisiti oggettivi stabiliti dal decreto ministeriale del 22 aprile 2008. La causa è stata rinviata al giudice di merito per verificare se gli immobili in questione soddisfino tali specifici requisiti.
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Esenzione IMU scuole paritarie: quando l’attività è non commerciale
Un istituto religioso ha richiesto l'esenzione IMU per la sua scuola, sostenendo che l'attività fosse non commerciale dato che la retta era inferiore al costo medio nazionale. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, chiarendo che per l'esenzione IMU scuole paritarie, non basta una retta bassa, ma serve un corrispettivo "simbolico", ovvero talmente irrisorio da non essere un vero pagamento per il servizio. La Corte ha sottolineato che la valutazione deve essere complessiva, analizzando tutte le attività economiche dell'ente e che l'onere della prova spetta al contribuente.
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Responsabilità soci: debito fiscale notificato al socio
Un ex socio di una società di persone, estinta da anni, ha ricevuto una cartella di pagamento per un debito ILOR della società. La Corte di Cassazione ha rigettato il suo ricorso, stabilendo che la cancellazione della società dal registro delle imprese innesca un "fenomeno successorio". Di conseguenza, l'Agenzia delle Entrate può legittimamente notificare la cartella direttamente all'ex socio, considerato successore nei debiti sociali, senza necessità di un nuovo accertamento a suo nome. La sentenza chiarisce i limiti e le modalità della responsabilità soci per le obbligazioni tributarie della società estinta.
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Valore probatorio documentazione: Cassazione chiarisce
Un'impresa edile è stata oggetto di un accertamento fiscale basato sui dati di un software di magazzino. I giudici di merito avevano annullato l'atto, ritenendo il software inaffidabile. La Cassazione ha ribaltato la decisione, sottolineando il valore probatorio della documentazione extracontabile e delle dichiarazioni confessorie del contribuente alla Guardia di Finanza. Secondo la Corte, tali elementi non possono essere ignorati e costituiscono prove valide per l'accertamento.
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Esenzione ICI enti non lucrativi: il rinvio della Cassazione
La Corte di Cassazione ha emesso un'ordinanza interlocutoria rinviando a una pubblica udienza la decisione su un caso di esenzione ICI per enti non lucrativi. La controversia riguarda un immobile di proprietà di un ente concesso in locazione a un altro soggetto per attività didattiche. Il rinvio si è reso necessario per approfondire la complessa relazione tra l'esenzione fiscale nazionale e la disciplina europea sugli aiuti di Stato, alla luce di recenti interventi normativi che recepiscono decisioni della Corte di Giustizia UE.
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Compensazione spese di lite: quando è illegittima?
Un contribuente ottiene l'annullamento di un preavviso di fermo per mancata notifica degli atti precedenti. Nonostante la vittoria totale, i giudici di primo e secondo grado dispongono la compensazione delle spese di lite. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31262/2024, ha cassato la decisione, stabilendo che la compensazione spese di lite, in caso di soccombenza totale di una parte, è illegittima se non motivata da 'gravi ed eccezionali ragioni' esplicite. La vittoria basata su vizi procedurali non giustifica, di per sé, la deroga al principio per cui chi perde paga le spese.
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Requisiti ONLUS: la Cassazione sulla finalità sociale
La Corte di Cassazione ha esaminato il caso di un'associazione culturale a cui era stato revocato lo status di ONLUS. L'Agenzia delle Entrate contestava la natura prevalentemente commerciale delle attività, non rivolte a soggetti svantaggiati. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso dell'Agenzia, ha stabilito che per mantenere i requisiti ONLUS non è sufficiente ricevere fondi statali, ma è necessario dimostrare in concreto l'esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale, annullando la decisione del giudice di merito che non aveva adeguatamente valutato questo aspetto.
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Esenzione IMU alloggi sociali: la Cassazione chiarisce
Un ente di edilizia popolare si è visto negare l'esenzione IMU per i suoi immobili, poiché non aveva presentato una specifica dichiarazione. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione, stabilendo che per l'esenzione IMU alloggi sociali non è richiesto tale adempimento burocratico. L'agevolazione dipende unicamente dalle caratteristiche sostanziali dell'immobile, che devono essere verificate nel merito, e non da un onere dichiarativo previsto per altre fattispecie.
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Esenzione IMU alloggi sociali: requisiti da provare
Un comune ha emesso un avviso di accertamento IMU nei confronti dell'ente locale per l'edilizia residenziale (ATER), che si opponeva rivendicando l'esenzione per i propri immobili in quanto "alloggi sociali". Sebbene i tribunali di merito avessero dato ragione all'ente, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del comune. La Suprema Corte ha chiarito che l'esenzione IMU per gli alloggi sociali non è automatica per tutti gli immobili di edilizia residenziale pubblica. Per beneficiare dell'esenzione, è necessario dimostrare che i singoli immobili possiedono specificamente i requisiti stabiliti dalla normativa nazionale (D.M. 22 aprile 2008), distinguendoli dagli alloggi ATER generici, per i quali è prevista solo una detrazione. Il caso è stato rinviato al giudice di secondo grado per questa verifica specifica.
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