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Giurisprudenza Tributaria

Esenzione IMU Enti Religiosi: la Cassazione decide
Un ente religioso, che gestisce diverse scuole, ha contestato un avviso di accertamento per l'IMU 2012, sostenendo il proprio diritto all'esenzione per attività non commerciali. Le corti di merito avevano negato l'agevolazione. La Corte di Cassazione ha annullato tale decisione, stabilendo due principi fondamentali: l'amministrazione comunale deve specificare le ragioni del diniego quando l'esenzione è stata formalmente richiesta, e il giudice d'appello è tenuto a esaminare nel merito le prove e le argomentazioni del contribuente. Il caso è stato rinviato per un nuovo esame. La parola chiave è Esenzione IMU Enti Religiosi.
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Esenzione IMU enti non profit: sì al comodato gratuito
Un ente ecclesiastico si era visto negare l'esenzione IMU per un immobile concesso in comodato gratuito a un altro ente collegato per attività didattiche. La Corte di Cassazione, applicando una nuova legge retroattiva, ha annullato la decisione. Ha stabilito che l'esenzione IMU per enti non profit spetta anche in caso di comodato, a condizione che esista un collegamento funzionale o strutturale tra gli enti e l'attività svolta sia non commerciale. Il caso è stato rinviato al giudice di merito per una nuova valutazione.
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Esenzione IMU alloggi sociali: la Cassazione decide
Un'agenzia di edilizia residenziale contesta un avviso di accertamento IMU, sostenendo l'esenzione per i suoi immobili in quanto 'alloggi sociali'. Dopo decisioni contrastanti nei primi due gradi, la Corte di Cassazione chiarisce che l'esenzione IMU per alloggi sociali è applicabile solo se gli immobili rispettano i precisi requisiti del D.M. 22 aprile 2008. La Corte ha quindi annullato la sentenza d'appello, che negava il beneficio a priori, rinviando la causa per una verifica fattuale.
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Raddoppio termini accertamento: la Cassazione chiarisce
La Corte di Cassazione si è pronunciata sul raddoppio termini accertamento in materia fiscale, analizzando la complessa disciplina transitoria. Il caso riguardava un avviso di accertamento per il 2006 notificato nel 2015, a seguito di una denuncia penale del 2012. La Corte ha stabilito che l'accertamento era legittimo, applicando il regime transitorio della Legge n. 208/2015, che salvaguardava il raddoppio dei termini per i periodi d'imposta precedenti al 2016, a condizione che la denuncia penale fosse stata presentata entro i termini ordinari. La sentenza ha quindi cassato la decisione di secondo grado che aveva erroneamente dichiarato la decadenza del potere impositivo dell'Amministrazione Finanziaria.
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Società cancellata: la responsabilità fiscale del socio
Un socio di una società cancellata contesta degli avvisi di accertamento per debiti fiscali dell'ex azienda. La questione centrale è la responsabilità del socio per le obbligazioni tributarie della società estinta. La Corte di Cassazione ha sospeso il giudizio in attesa di una pronuncia delle Sezioni Unite su questo tema cruciale, che chiarisca i presupposti e l'onere della prova per agire contro i soci.
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Responsabilità liquidatore: il giudicato non si discute
L'ordinanza in esame chiarisce la portata del giudicato in materia di responsabilità del liquidatore. Una ex liquidatrice di una società cancellata si opponeva a una cartella di pagamento, sostenendo che una precedente sentenza fosse rivolta alla società e non a lei personalmente. La Corte di Cassazione ha stabilito che la sentenza precedente, divenuta definitiva, aveva già accertato la sua responsabilità personale, creando un titolo esecutivo non più contestabile nel merito. Di conseguenza, la pretesa dell'Amministrazione Finanziaria è stata ritenuta legittima.
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Esenzione IMU enti non commerciali: no con comodato
La Corte di Cassazione nega l'esenzione IMU a un istituto religioso per un immobile concesso in comodato e sub-comodato ad altri enti, anche se collegati e con finalità simili. La sentenza sottolinea che il requisito fondamentale per beneficiare dell'agevolazione è l'utilizzo diretto del bene da parte dell'ente proprietario. Viene inoltre respinta l'applicazione del principio di proporzionalità per uso promiscuo, in quanto mancava un frazionamento catastale risalente all'anno di imposta in questione.
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Esenzione IMU enti non commerciali: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di una congregazione religiosa contro un avviso di accertamento IMU emesso da un Comune. La Corte ha stabilito che l'esenzione IMU per enti non commerciali non spetta a un istituto scolastico le cui rette, seppur inferiori alla media, non sono puramente simboliche, a prescindere da un eventuale perdita di esercizio. È stato inoltre negato il beneficio per un giardino non formalmente dichiarato come pertinenza e per immobili inagibili, poiché il contribuente non ha provato la conoscenza dello stato di degrado da parte del Comune nell'anno di imposta. La sentenza ribadisce il principio dell'autonomia di ogni annualità fiscale.
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Esenzione TASI alloggi sociali: la Cassazione decide
Un'azienda territoriale per l'edilizia residenziale pubblica ha contestato un avviso di accertamento TASI per i suoi immobili. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo un principio fondamentale per l'esenzione TASI alloggi sociali: l'uso come abitazione principale è presunto per legge. Di conseguenza, spetta al Comune, e non all'ente gestore, l'onere di provare il contrario per negare l'agevolazione fiscale. La sentenza del grado precedente è stata annullata con rinvio.
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Motivazione apparente: sentenza annullata per logica
La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza d'appello in materia fiscale a causa di una motivazione apparente. I giudici di merito avevano emesso una decisione con argomentazioni contraddittorie riguardo lo stato operativo di una società edile, considerandola contemporaneamente attiva nel produrre ricavi e in fase di liquidazione. Tale insanabile contrasto logico ha reso la motivazione solo apparente, portando alla cassazione della pronuncia con rinvio per un nuovo esame.
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Avviso di accertamento: quando rende inutile il ricorso
Una società concessionaria autostradale ha impugnato un avviso di scadenza per una tassa sull'occupazione di suolo pubblico. Durante il processo, l'ente impositore ha notificato un avviso di accertamento formale per la stessa pretesa. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso originario inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, stabilendo che l'avviso di accertamento, atto definitivo, sostituisce integralmente quello precedente, concentrando su di sé l'onere dell'impugnazione.
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Esenzione IMU enti non commerciali: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha chiarito i criteri per l'esenzione IMU per enti non commerciali. Un ente religioso che gestiva una scuola si era visto riconoscere l'esenzione in appello, ma il Comune ha fatto ricorso. La Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che per ottenere l'esenzione non basta una retta inferiore ai costi medi, ma è necessario dimostrare che il corrispettivo sia puramente simbolico e che l'attività sia svolta senza metodo economico. L'onere della prova spetta all'ente che richiede il beneficio.
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Esenzione IMU enti ecclesiastici: il caso scuola
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31597/2024, ha rigettato il ricorso di una congregazione religiosa contro un Comune in materia di esenzione IMU. L'ente ecclesiastico chiedeva l'esenzione per una scuola e la riduzione d'imposta per immobili inagibili. La Corte ha negato l'esenzione IMU enti ecclesiastici per l'attività scolastica, poiché la retta, seppur contenuta, non era 'simbolica', configurando così un'attività di natura commerciale. Ha inoltre negato la riduzione per gli immobili inagibili, poiché il contribuente non aveva provato di aver comunicato formalmente tale stato al Comune.
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Esenzione IMU enti non commerciali: la Cassazione decide
Un istituto religioso ha richiesto il rimborso dell'IMU per un immobile adibito a scuola e parcheggio a pagamento, invocando l'esenzione IMU per enti non commerciali. L'immobile era stato concesso in comodato e successivamente in sub-comodato. La Corte di Cassazione ha negato l'esenzione, stabilendo che il beneficio fiscale richiede l'uso diretto del bene da parte dell'ente proprietario e che le attività svolte, inclusa la gestione del parcheggio, avevano natura commerciale, escludendo così il diritto al beneficio.
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Esenzione IMU: quando la retta scolastica è simbolica?
Una congregazione religiosa ha richiesto l'esenzione IMU per i propri immobili, inclusa una scuola paritaria. La Corte di Cassazione ha negato l'esenzione IMU per la scuola, stabilendo che la retta annuale, compresa tra 1.200 e 1.300 euro per studente, non può essere considerata 'simbolica', rendendo di fatto l'attività di natura commerciale. La Corte ha inoltre confermato l'imposta sugli immobili dichiarati inutilizzati, poiché l'ente non aveva presentato la prescritta dichiarazione al Comune né provato la sua conoscenza dello stato dei beni.
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Plusvalenza permuta: quando si tassa la cessione?
La Cassazione ha chiarito il momento impositivo della plusvalenza permuta di un terreno edificabile con appartamenti futuri. La plusvalenza si realizza quando l'immobile futuro viene ad esistenza, ovvero alla fine dei lavori, non alla consegna o accatastamento. L'avviso di accertamento basato su un anno d'imposta errato è stato annullato.
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Accertamento con adesione: quando sospende i termini?
La Corte di Cassazione ha confermato l'inammissibilità di un ricorso tributario perché tardivo. Il contribuente aveva presentato un'istanza di annullamento in autotutela, credendo erroneamente che sospendesse i termini per l'impugnazione, effetto che la legge riserva solo all'istanza di accertamento con adesione. Questa ordinanza sottolinea la cruciale differenza tra i due istituti e le conseguenze procedurali.
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Donazione elusiva: quando non c’è frode fiscale
Un contribuente dona un terreno edificabile alla moglie, che un mese dopo lo cede in permuta. Il Fisco contesta l'operazione come donazione elusiva, volta a non pagare le tasse sulla plusvalenza. La Corte di Cassazione rigetta il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, stabilendo che, per provare l'elusione, non bastano la vicinanza temporale e il legame di parentela. È necessario dimostrare che i beni ottenuti dalla vendita siano tornati al donante originario, prova che in questo caso mancava completamente.
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Plusvalenza e imposta di registro: la Cassazione decide
Una società di costruzioni ha contestato un avviso di accertamento Ires relativo a una plusvalenza da cessione di ramo d'azienda. L'Agenzia delle Entrate aveva basato il calcolo unicamente sul valore definito ai fini dell'imposta di registro. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31372/2024, ha stabilito che tale valore non può essere l'unico fondamento per l'accertamento della plusvalenza ai fini delle imposte dirette, annullando la decisione precedente e rinviando il caso per un nuovo esame che tenga conto di ulteriori elementi probatori.
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Esenzione IMU immobile locato: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha stabilito che l'esenzione IMU per un immobile locato a un ente non commerciale non è applicabile. Se il proprietario percepisce un canone di locazione, l'uso a fini di lucro dell'immobile fa decadere il beneficio, indipendentemente dall'attività svolta dall'inquilino. La sentenza ribalta la decisione di merito, accogliendo il ricorso dell'agente di riscossione.
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