La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 31761/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di accertamento induttivo PREU. Il caso riguarda una società a cui, per il periodo d'imposta 2008, erano state contestate maggiori imposte sui redditi sulla base di un precedente accertamento del Prelievo Erariale Unico (PREU) determinato in via induttiva per la presenza di apparecchi da gioco irregolari. La Corte ha chiarito che la norma introdotta nel 2010, la quale istituisce una presunzione legale che collega l'accertamento PREU a quello sulle altre imposte (redditi e IVA), non può essere applicata retroattivamente. Di conseguenza, per i periodi d'imposta antecedenti al 2011, l'Ufficio non può basare automaticamente l'accertamento sui redditi sull'importo forfetario del PREU, ma deve ricorrere a presunzioni semplici, il cui valore probatorio deve essere valutato dal giudice.
Continua »