LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Tributaria

Reddito estero: la Cassazione chiarisce la tassazione
La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 30800/2024, ha stabilito che il reddito estero percepito da un cittadino fiscalmente residente in Italia è imponibile sia nello Stato in cui è stato prodotto sia in Italia. Per evitare la doppia imposizione, il contribuente ha diritto a un credito per le imposte già pagate all'estero. La Corte ha rigettato la tesi del ricorrente secondo cui la Convenzione internazionale escludeva la tassazione nello Stato di residenza.
Continua »
Nuovi motivi in appello: limiti nel processo tributario
La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di merito che aveva accolto un'eccezione del contribuente sollevata per la prima volta in secondo grado. La Corte ha stabilito che l'introduzione di nuovi motivi in appello che ampliano la materia del contendere è inammissibile, in quanto viola le rigide regole procedurali del processo tributario. Il caso riguardava la presunta duplicazione di una pretesa fiscale nei confronti di una società e del suo socio unico.
Continua »
Difetto di notifica: ricorso inammissibile in Cassazione
L'Amministrazione Finanziaria ha presentato ricorso in Cassazione contro una decisione della Commissione Tributaria Regionale. Tuttavia, la Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile a causa di un difetto di notifica. L'Agenzia non è riuscita a provare la corretta ricezione della notifica via PEC al difensore del contribuente, invalidando così l'instaurazione del contraddittorio.
Continua »
Decadenza cartella: la Cassazione sui termini notifica
La Corte di Cassazione ha annullato una cartella di pagamento per IRES e IVA, stabilendo che la decadenza della cartella di pagamento emessa a seguito di controllo automatizzato segue le regole ordinarie dell'art. 25 D.P.R. 602/1973. La Corte ha chiarito che le norme transitorie salva-atti del D.Lgs. 128/2015 non si applicano a questa tipologia di atti, poiché non hanno natura accertativa. Di conseguenza, la notifica tardiva ha reso illegittima la pretesa fiscale.
Continua »
Onere della prova pagamento: la Cassazione decide
Un professionista ha contestato una cartella di pagamento per IRPEF, sostenendo di aver versato più di quanto richiesto. Dopo una vittoria in primo grado, la Commissione Tributaria Regionale ha ribaltato la decisione. La Corte di Cassazione ha confermato quest'ultima sentenza, stabilendo che in questi casi l'onere della prova del pagamento grava interamente sul contribuente, il quale deve dimostrare l'effettivo versamento delle somme dovute.
Continua »
Società di comodo: Pignoramento e disapplicazione
Una società con l'intero patrimonio immobiliare sottoposto a pignoramento contesta la sua classificazione come 'società di comodo'. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30607/2024, stabilisce che il pignoramento non consente la disapplicazione automatica delle norme, ma può costituire una 'situazione oggettiva' che giustifica l'esclusione se il contribuente prova l'impossibilità di produrre il reddito minimo. Le sentenze di merito sono state annullate per motivazione inadeguata.
Continua »
Esenzione IMU società sportiva: la Cassazione decide
Una società sportiva dilettantistica in forma di S.r.l. si è vista negare il rimborso IMU. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione, affermando che per l'esenzione IMU società sportiva ciò che conta è la natura non commerciale dell'attività, non la forma giuridica.
Continua »
Competenza territoriale accertamento: decide la sede legale
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 32157/2024, ha chiarito un punto cruciale sulla competenza territoriale per l'accertamento fiscale. Una società, con sede legale a Milano ma sede effettiva a Bolzano, aveva impugnato un avviso dell'Agenzia delle Entrate di Milano. I giudici di merito avevano annullato l'atto, ritenendo l'ufficio incompetente. La Cassazione ha ribaltato la decisione, stabilendo che, ai fini della competenza territoriale dell'accertamento, fa fede il domicilio fiscale che per le società coincide con la sede legale indicata nel registro delle imprese, a meno di diversa comunicazione ufficiale.
Continua »
Avviso di mora: quando è inoppugnabile la pretesa
Un contribuente ha impugnato un avviso di mora del 2007, sostenendo la mancata notifica della cartella esattoriale presupposta. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, stabilendo che la mancata impugnazione di un precedente avviso di mora, identico e notificato nel 1997, aveva reso la pretesa tributaria definitiva e inoppugnabile. Di conseguenza, il secondo avviso di mora era un atto meramente reiterativo, non contestabile per vizi degli atti precedenti ormai sanati.
Continua »
Interposizione fittizia: la Cassazione decide sul Fisco
La Corte di Cassazione ha stabilito che la creazione di una società controllata estera priva di autonomia, usata per dirottare utili e beneficiare di una tassazione agevolata, costituisce interposizione fittizia e non abuso del diritto. Di conseguenza, non è necessario il contraddittorio preventivo. La Corte ha anche affermato il potere del Fisco di valutare la congruità dei costi per il Trattamento di Fine Mandato (TFM) degli amministratori.
Continua »
Esenzione IMU Enti Religiosi: la dichiarazione è cruciale
Un Comune ha impugnato la decisione che concedeva l'esenzione IMU a un istituto religioso per una porzione del suo immobile. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso, stabilendo che per ottenere l'esenzione IMU per enti religiosi non è sufficiente provare la natura non commerciale dell'attività, ma è indispensabile presentare una corretta e completa dichiarazione IMU ENC. L'omissione di questo adempimento formale comporta la decadenza dal beneficio fiscale, in quanto la dichiarazione è un presupposto informativo necessario per la concessione dell'agevolazione.
Continua »
Morte del ricorrente: rinvio e notifica agli eredi
Un professionista legale ha impugnato in Cassazione una sentenza della Commissione Tributaria Regionale relativa a intimazioni di pagamento. A seguito della morte del ricorrente, la Corte ha riscontrato un vizio nella notifica dell'udienza agli eredi. Di conseguenza, ha disposto il rinvio della trattazione e ordinato una nuova e corretta notificazione dell'avviso di udienza a tutti gli eredi per garantire il giusto processo.
Continua »
Avviso di mora inoppugnabile: la Cassazione decide
La Corte di Cassazione ha stabilito che la mancata impugnazione di un primo avviso di mora rende la pretesa tributaria definitiva e inattaccabile. Di conseguenza, il contribuente non può contestare un successivo avviso di mora, identico nel contenuto, eccependo la mancata notifica dell'atto presupposto (come la cartella di pagamento). Il primo atto non contestato ha sanato ogni vizio precedente, rendendo il debito esigibile.
Continua »
Cessione di quote: no alla riqualificazione fiscale
La Corte di Cassazione ha stabilito che una operazione di conferimento d'azienda seguita da una cessione di quote della società conferitaria non può essere riqualificata dall'Agenzia delle Entrate come una cessione d'azienda diretta ai fini dell'imposta di registro. La tassazione deve basarsi esclusivamente sull'atto presentato per la registrazione, senza considerare elementi esterni o atti collegati. La decisione annulla gli avvisi di liquidazione, accogliendo il ricorso dei contribuenti.
Continua »
Presunzione legale retroattiva: stop dalla Cassazione
Un contribuente è stato accertato per fondi non dichiarati all'estero, emersi dalla "Lista Falciani", per l'anno 2007. L'Agenzia delle Entrate ha applicato una presunzione legale retroattiva introdotta nel 2009. La Corte di Cassazione ha stabilito che la presunzione di reddito, essendo di natura sostanziale, non può essere retroattiva. Tuttavia, ha confermato la retroattività delle norme procedurali che raddoppiano i termini per l'accertamento. Le sanzioni raddoppiate sono state annullate in base al principio del 'favor rei', con rinvio per il ricalcolo.
Continua »
Cessione licenza taxi: la plusvalenza è presunta
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso di un contribuente contro un avviso di accertamento per la plusvalenza derivante dalla cessione di una licenza taxi. L'ordinanza conferma che la cessione di tale licenza si presume onerosa, generando un reddito tassabile, e spetta al contribuente fornire la prova contraria. È stata inoltre confermata la validità della notifica dell'atto, anche a seguito di rifiuto del destinatario.
Continua »
Dichiarazione redditi curatore: obblighi pre-fallimento
Una società fallita ha impugnato un avviso di accertamento per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all'anno precedente al fallimento. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, stabilendo che l'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi del curatore fallimentare sussiste anche per il periodo d'imposta anteriore alla decozione, se il termine di presentazione scade dopo la sua nomina. La Corte ha inoltre respinto le censure relative a vizi procedurali e alla metodologia di accertamento induttivo utilizzata dall'Amministrazione Finanziaria.
Continua »
Litisconsorzio necessario: processo nullo senza la società
La Corte di Cassazione ha annullato le sentenze di merito in un caso di accertamento fiscale a soci di una società in accomandita. Il motivo è la violazione del litisconsorzio necessario, poiché la società, pur essendo il soggetto il cui reddito era in discussione, non era stata chiamata a partecipare al giudizio. Di conseguenza, il processo è stato dichiarato nullo e deve ricominciare da capo.
Continua »
Accertamento bancario costi: la Cassazione decide
Una società edile è stata oggetto di un accertamento fiscale che ha rilevato maggiori ricavi basandosi su indagini bancarie sui conti dei soci e di un presunto socio di fatto. La Commissione Tributaria Regionale aveva negato la deducibilità dei costi relativi a tali maggiori ricavi. La Corte di Cassazione ha cassato la sentenza, affermando che, in caso di accertamento bancario, il contribuente può eccepire la deducibilità di una quota forfettaria di costi di produzione a fronte dei ricavi presunti, in linea con una precedente sentenza della Corte Costituzionale. Il caso è stato rinviato per un nuovo esame.
Continua »
Accertamento presuntivo: la Cassazione e gli indizi
Una società immobiliare contesta un accertamento presuntivo per sottofatturazione nella vendita di immobili. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso, confermando la legittimità dell'operato dell'Agenzia Fiscale. La decisione si basa sulla valutazione complessiva di una pluralità di indizi gravi, precisi e concordanti, tra cui mutui di importo superiore al prezzo dichiarato, perizie bancarie e prelievi di contante effettuati dagli acquirenti. La Corte ha stabilito che la valutazione unitaria di tali elementi costituisce una prova presuntiva valida e che spetta al giudice di merito apprezzarne la valenza, senza che la Cassazione possa riesaminare i fatti.
Continua »