La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2547/2024, ha chiarito un punto cruciale sulla validità della notifica di atti giudiziari tributari effettuata tramite un operatore postale privato prima della liberalizzazione del 2017. La Corte ha stabilito che tale notifica non è inesistente, ma semplicemente nulla. Di conseguenza, se l'atto perviene comunque al destinatario (in questo caso, l'Agenzia delle Entrate) entro i termini di legge, il vizio si considera sanato e l'impugnazione è valida e tempestiva. Nel caso specifico, il ricorso era stato ricevuto dall'ente impositore al 59° giorno, quindi entro il termine di 60 giorni, rendendo l'opposizione ammissibile.
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