LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Tributaria

Giudicato esterno: effetti sul socio accomandante

Una contribuente, socia accomandante di una società di persone, ha impugnato una cartella esattoriale derivante da un accertamento a carico della società. La contribuente sosteneva che il suo giudizio dovesse essere sospeso in attesa della definizione di quello principale contro la società e che un precedente giudicato esterno favorevole a quest’ultima dovesse invalidare anche l’atto a lei notificato. La Corte di Cassazione, con ordinanza interlocutoria, ha rinviato la causa a nuovo ruolo per una trattazione congiunta con altri ricorsi simili, senza decidere nel merito ma riconoscendo la necessità di un esame coordinato della questione.

Continua »
Diniego di sospensione: non impugnabile nel merito

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6407/2025, ha stabilito un principio fondamentale in materia di contenzioso tributario. Il provvedimento di diniego di sospensione di una cartella esattoriale non può essere impugnato per contestare il merito della pretesa tributaria, specialmente se l’avviso di accertamento presupposto è divenuto definitivo per mancata impugnazione. Il ricorso avverso il diniego è ammissibile solo per vizi propri dell’atto stesso. La Corte ha cassato la sentenza di merito che aveva erroneamente esteso gli effetti di un’altra sentenza favorevole alla società, annullando l’atto impositivo verso la socia.

Continua »
Giudicato esterno: limiti di efficacia verso il socio

Un socio di una società cancellata ha impugnato un atto della riscossione, basandosi su un precedente giudicato esterno favorevole alla società. La Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile, specificando che il giudicato su una questione di diritto non si estende automaticamente al socio. Inoltre, il ricorso non ha contestato una delle ragioni decisive della sentenza d’appello, ovvero la non impugnabilità dell’atto di presa in carico.

Continua »
Presunzione evasione: capitali esteri e retroattività

La Corte di Cassazione ha esaminato un caso di presunzione evasione fiscale relativa a capitali detenuti all’estero e non dichiarati. L’ordinanza chiarisce che la presunzione legale di evasione, essendo di natura sostanziale, non può essere applicata retroattivamente. Tuttavia, le norme procedurali, come quelle sul raddoppio dei termini di accertamento, sono retroattive. Inoltre, la detenzione di capitali non dichiarati può costituire una presunzione semplice a carico del contribuente. La Corte ha cassato la sentenza precedente, rinviando il caso al giudice di merito per una nuova valutazione.

Continua »
Presunzione evasione fiscale: la Cassazione decide

Un contribuente ha impugnato un avviso di accertamento per capitali non dichiarati detenuti in un paradiso fiscale, sostenendo che la presunzione di evasione fiscale, introdotta da una norma del 2009, non potesse applicarsi retroattivamente al periodo d’imposta 2008. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, chiarendo un principio fondamentale: sebbene la presunzione legale qualificata non sia retroattiva in quanto norma di natura sostanziale, i fatti su cui si basa (la detenzione di capitali non dichiarati all’estero) possono comunque costituire una presunzione semplice, sufficiente a invertire l’onere della prova e a legittimare l’azione dell’Amministrazione finanziaria.

Continua »
Appello tributario specifico: guida completa

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6413/2025, ha cassato con rinvio una sentenza della Commissione tributaria regionale. Il motivo è che i giudici d’appello avevano omesso di pronunciarsi su tutti i motivi sollevati dall’Agenzia delle Entrate, concentrandosi solo su uno dei tre rilievi fiscali contestati a una società immobiliare. La Corte ha ribadito che un appello tributario specifico, in virtù del suo carattere devolutivo, impone al giudice di secondo grado un riesame completo della causa, analizzando ogni singola censura mossa alla sentenza di primo grado.

Continua »
Valore in dogana: quando includere le royalties?

La Corte di Cassazione ha stabilito che le royalties pagate da una società importatrice al titolare del marchio devono essere incluse nel valore in dogana se quest’ultimo esercita un controllo effettivo sull’importatore. L’ordinanza chiarisce che il concetto di ‘controllo’ è ampio e non richiede un’imposizione esplicita, ma può essere desunto da varie clausole contrattuali che limitano l’autonomia dell’importatore. La Corte ha quindi cassato la sentenza di merito che aveva escluso l’imponibilità delle royalties senza un’analisi approfondita del contratto di licenza.

Continua »
Valore in dogana e royalties: la decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha annullato una sentenza di merito che escludeva le royalties dal calcolo del valore in dogana. La Corte ha chiarito che, per determinare se le royalties debbano essere incluse, è fondamentale verificare se il titolare del marchio eserciti un controllo effettivo sulla produzione e vendita dei beni importati dal licenziatario. Il caso è stato rinviato alla commissione tributaria regionale per una nuova valutazione basata su questi principi.

Continua »
Rimborso IVA agenzie viaggi: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha negato il rimborso IVA a un’agenzia di viaggi statunitense, confermando che il regime speciale “base da base” previsto dall’art. 74-ter DPR 633/72 si applica a tutti i tour operator, anche non residenti nell’UE. Tale regime, che tassa il margine di profitto, esclude la possibilità di detrarre o chiedere a rimborso l’IVA pagata sui costi per i servizi turistici acquistati. La Corte ha sottolineato che l’onere di provare la vendita di singoli servizi, anziché pacchetti turistici, spetta al contribuente, cosa non avvenuta nel caso di specie.

Continua »
Deducibilità dei costi: la Cassazione chiarisce

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6426/2025, ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate, ribadendo un principio fondamentale sulla deducibilità dei costi. Anche se un investimento si rivela antieconomico e non produce ricavi immediati, i costi relativi sono deducibili se connessi all’attività d’impresa. La Corte ha sottolineato che l’inerenza ha una valenza qualitativa (costo-attività) e non quantitativa (costo-ricavo), rafforzando la certezza giuridica per le imprese che effettuano investimenti a lungo termine.

Continua »
Rimborso IVA agenzie viaggi: la Cassazione decide

Un’agenzia di viaggi con sede all’estero si è vista negare una richiesta di rimborso IVA per l’anno 2010. La Corte di Cassazione, con l’ordinanza in esame, ha confermato la decisione, chiarendo che il rimborso IVA per le agenzie di viaggi non è ammissibile quando si applica il regime speciale IVA (art. 74-ter DPR 633/72). Questo regime, che tassa il margine dell’agenzia, esclude la detrazione e il rimborso dell’imposta pagata sui servizi acquistati per i turisti. La Corte ha sottolineato che spetta alla società dimostrare di non agire come tour operator e di vendere solo servizi singoli, prova che in questo caso non è stata fornita in modo adeguato.

Continua »
Intimazione di pagamento: quando è obbligatorio impugnarla

La Corte di Cassazione stabilisce che l’intimazione di pagamento è un atto che va obbligatoriamente impugnato. Se il contribuente non contesta questo atto, non potrà più far valere in un momento successivo, come durante un pignoramento, vizi precedenti come la prescrizione del credito. La mancata impugnazione rende definitiva l’obbligazione tributaria.

Continua »
Rimborso IVA agenzie di viaggio: la Cassazione decide

La Corte di Cassazione ha negato il rimborso IVA a un’agenzia di viaggi estera, confermando l’applicazione del regime speciale IVA (art. 74-ter, DPR 633/72). Tale regime, che non ammette detrazione o rimborso dell’imposta sugli acquisti, si applica ai tour operator che organizzano pacchetti turistici. La Corte ha ribadito che spetta al contribuente dimostrare di aver fornito servizi singoli e non pacchetti completi, onere che l’azienda non ha soddisfatto. La decisione sottolinea l’importanza della corretta qualificazione dell’attività ai fini del diritto al rimborso IVA agenzie di viaggio.

Continua »
Querela di falso: quando il ricorso è inammissibile

Una società proponeva una querela di falso contro un modello F24 utilizzato per una compensazione fiscale, sostenendone la non autenticità. Dopo la reiezione sia in primo grado che in appello, la Corte di Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile. La Corte ha stabilito che gli accertamenti di fatto dei giudici di merito non sono sindacabili in sede di legittimità e che il ricorso era strutturalmente viziato perché non affrontava la vera ragione della decisione d’appello, ovvero l’inammissibilità del gravame originario.

Continua »
Rimborso IVA agenzie viaggi: no se extra-UE

Un’agenzia di viaggi statunitense si è vista negare il rimborso dell’IVA assolta in Italia. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione, applicando il regime speciale IVA (art. 74-ter D.P.R. 633/72) che non ammette detrazione o rimborso per i tour operator. La società non ha fornito la prova di aver venduto servizi singoli anziché pacchetti turistici, rendendo impossibile ottenere il rimborso IVA agenzie viaggi.

Continua »
Valore in dogana e royalties: la guida della Cassazione

La Corte di Cassazione ha stabilito che le royalties pagate da una società licenziataria alla casa madre per l’uso di un marchio devono essere incluse nel valore in dogana delle merci importate, se il pagamento è una ‘condizione di vendita’. Ciò si verifica quando la casa madre esercita un controllo significativo sulla produzione e distribuzione del licenziatario. La Corte ha anche riaffermato la responsabilità solidale dello spedizioniere doganale (rappresentante indiretto) per l’esattezza della dichiarazione, annullando la decisione di merito che aveva escluso tali importi dal calcolo dei dazi.

Continua »
Cessazione materia contendere: quando il Fisco perde

La Corte di Cassazione ha dichiarato la cessazione materia contendere in una controversia sull’imposta di registro. La decisione si fonda su due motivi: l’annullamento della sentenza civile che costituiva il presupposto dell’imposta e l’avvenuto pagamento del tributo da parte di un coobbligato. L’Agenzia delle Entrate è stata condannata al pagamento delle spese legali per aver proseguito il contenzioso senza giustificato motivo.

Continua »
Giudicato esterno e conti esteri: la decisione della Corte

La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso dell’Amministrazione Finanziaria contro un contribuente per somme detenute all’estero. Sulla base del principio del giudicato esterno, una precedente sentenza che accertava l’esistenza di un conto corrente nel 2007 ha creato una presunzione della sua esistenza anche per gli anni successivi (2009-2013), invertendo l’onere della prova a carico del contribuente, che avrebbe dovuto dimostrare la chiusura del conto o il pagamento delle imposte.

Continua »
Agevolazione fiscale Tremonti-ter: no se beni all'estero

Una società perde l’agevolazione fiscale Tremonti-ter per aver destinato i beni acquistati a proprie filiali fuori dallo Spazio Economico Europeo. La Corte di Cassazione conferma la revoca del beneficio, sostenendo che tale operazione contrasta con la finalità della norma, volta a incentivare l’economia nazionale. La Corte ha inoltre ripristinato le sanzioni, escludendo l’esistenza di un’incertezza normativa scusabile.

Continua »
Cartella di pagamento: motivazione e rinvio normativo

Un contribuente ha impugnato una cartella di pagamento ricevuta dopo aver interrotto un piano di rateizzazione, lamentando la mancata indicazione dei criteri di calcolo per sanzioni e interessi. La Commissione Tributaria Regionale gli aveva dato parzialmente ragione. La Corte di Cassazione, tuttavia, ha annullato tale decisione, stabilendo che per le somme dovute a seguito di controllo automatizzato, la motivazione della cartella di pagamento è sufficiente se rinvia alla dichiarazione del contribuente e alle norme di legge applicabili per il calcolo, trattandosi di una mera operazione matematica.

Continua »