La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 21939/2024, ha stabilito i criteri per il classamento catastale di una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) gestita da una Onlus. La Corte ha rigettato il ricorso dell'Agenzia delle Entrate, che voleva classificare l'immobile nella categoria D/4 (Case di cura con fine di lucro), confermando la categoria B/1 (strutture comunitarie non a scopo di lucro). La decisione sottolinea che il classamento catastale deve basarsi primariamente sulle caratteristiche oggettive e sulla destinazione funzionale dell'immobile, piuttosto che sul concreto utilizzo. Il fine di lucro, criterio distintivo, va desunto dalle caratteristiche strutturali che denotano un'impronta commerciale, elemento che l'Agenzia non ha provato.
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