La Corte di Cassazione ha confermato una condanna per ricettazione di due anfore, stabilendo un principio chiave: per essere considerata vittima del reato e chiedere un risarcimento, non è necessario essere il proprietario legale del bene, ma è sufficiente esserne il possessore. L’imputato aveva contestato la legittimazione della parte civile, in quanto mero detentore delle anfore, e chiesto di riqualificare il reato in furto. La Corte ha dichiarato il ricorso inammissibile, ribadendo che il bene giuridico tutelato è anche il possesso, e che le prove per l’accusa di furto erano troppo generiche.
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