Un individuo, condannato per multipli abusi edilizi, ha presentato ricorso in Cassazione lamentando la mancata ammissione di una perizia come prova decisiva nel processo penale e l'errata valutazione della sua responsabilità. La Corte Suprema ha dichiarato il ricorso inammissibile, specificando che una consulenza tecnica di parte, per essere utilizzata, richiede l'esame del consulente e non può essere semplicemente depositata come documento. Inoltre, ha confermato la responsabilità dell'imputato e la gravità del reato, escludendo l'applicazione della causa di non punibilità per tenuità del fatto a causa del numero di opere e della loro ubicazione in un'area protetta.
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