La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 11492/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per estorsione. La Corte ha stabilito che i motivi presentati, inclusa una presunta questione di incostituzionalità, erano generici e non si confrontavano specificamente con la motivazione della sentenza d'appello. Questa decisione ribadisce il principio fondamentale secondo cui un ricorso, per essere esaminato, deve contenere critiche precise e pertinenti, altrimenti si configura come un ricorso inammissibile che comporta la condanna alle spese e a una sanzione pecuniaria.
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