Un detenuto in regime speciale contestava il divieto di utilizzare una borsa frigo rigida per conservare gli alimenti, sostenendo una violazione del suo diritto alla salute. La Corte di Cassazione ha annullato le decisioni dei giudici di merito che avevano accolto la richiesta, stabilendo un principio fondamentale: le scelte organizzative dell'amministrazione penitenziaria, come fornire borse termiche con tavolette refrigeranti, rientrano nella sua discrezionalità e non ledono i diritti del detenuto, a meno che non si dimostri un pregiudizio grave, concreto e attuale. Il potere giudiziario non può sostituirsi all'amministrazione nell'imporre specifiche soluzioni gestionali.
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