La Corte di Cassazione analizza un caso di presunta associazione per delinquere finalizzata al rilascio di certificazioni informatiche false. La sentenza chiarisce i requisiti strutturali del reato associativo, distinguendolo dal concorso di persone, e afferma la natura di atto pubblico delle certificazioni in questione. La Corte ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del Riesame che aveva escluso l'associazione, sottolineando come la stabilità del vincolo e l'indeterminatezza del programma criminale siano elementi chiave, anche in assenza di una cassa comune o di una struttura complessa. Viene inoltre rigettato il ricorso dell'indagata, confermando la sussistenza delle esigenze cautelari.
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