La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 6650/2025, ha dichiarato inammissibili tre ricorsi straordinari proposti contro una sentenza in materia di misure di prevenzione. La Corte ha ribadito il suo orientamento consolidato, secondo cui il rimedio del ricorso straordinario per errore di fatto, previsto dall’art. 625-bis c.p.p., è riservato esclusivamente al ‘condannato’ e non può essere esteso ai destinatari di tali misure. Di conseguenza, i ricorrenti sono stati condannati al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
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