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Giurisprudenza Penale

Particolare tenuità del fatto esclusa per evasione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di una persona agli arresti domiciliari per un grave reato di droga, la quale si era allontanata dalla propria abitazione. La difesa chiedeva l’applicazione della non punibilità per particolare tenuità del fatto, ma la Corte ha rigettato la richiesta, sottolineando che la gravità del reato originario e i precedenti penali dell’imputata rendono l’evasione un fatto di non scarsa offensività, giustificando la condanna.

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Ricorso inammissibile: quando l'appello è infondato

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile poiché manifestamente infondato. L’imputato aveva contestato la condanna per un reato relativo a un mezzo sotto sequestro, ma le sue argomentazioni sono state ritenute una mera ripetizione di tesi già respinte in appello e prive di prove concrete. La Corte ha confermato il diniego delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena, basandosi sui precedenti penali del ricorrente e su una prognosi negativa circa il rischio di recidiva.

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Resistenza a pubblico ufficiale: minaccia di autolesionismo

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un’imputata condannata per resistenza a pubblico ufficiale. La Corte ha confermato che la minaccia di compiere atti autolesionistici, finalizzata a impedire o contrastare l’operato di un pubblico ufficiale, costituisce una forma di violenza o minaccia idonea a integrare il reato, in quanto ostacola il compimento di un atto d’ufficio.

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Reato di evasione: perché la recidiva blocca la prescrizione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di una persona condannata per il reato di evasione. I giudici hanno ritenuto il ricorso manifestamente infondato, sottolineando che la condotta (trovarsi in un luogo non autorizzato) costituiva evasione. La Corte ha inoltre negato le attenuanti generiche a causa dell’intensità del dolo e degli otto precedenti specifici. Infine, la prescrizione è stata esclusa in virtù della recidiva qualificata, che ha esteso il termine a dieci anni, non ancora trascorsi.

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Particolare tenuità del fatto: no se c'è violenza

La Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato in libertà vigilata che chiedeva l’applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto. La condotta violenta verso i pubblici ufficiali per impedire i controlli è stata ritenuta non di scarsa offensività, confermando la decisione della Corte d’Appello.

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Ricorso inammissibile: Cassazione conferma condanna

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per resistenza a pubblico ufficiale e falso. I motivi del ricorso sono stati giudicati generici e infondati, in particolare riguardo all’identificazione dell’imputato e alla valutazione della recidiva. La decisione conferma la sentenza precedente e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un imputato condannato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La Corte ha ritenuto i motivi del ricorso generici e manifestamente infondati, poiché non si confrontavano adeguatamente con le motivazioni della sentenza d’appello riguardo la recidiva e le attenuanti. Di conseguenza, l’imputato è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Mandato specifico impugnazione: appello inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal difensore d’ufficio di un imputato assente e irreperibile. La decisione si fonda sulla mancanza di un mandato specifico impugnazione, rilasciato dopo la sentenza, come richiesto dall’art. 581 c.p.p., norma volta a garantire la conoscenza del processo da parte dell’imputato.

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Ricorso inammissibile: quando l'appello è ripetitivo

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché i motivi presentati erano una mera ripetizione di quanto già esposto nell’atto di appello. L’imputato, condannato per il reato ex art. 337 c.p., non ha contestato specificamente la motivazione della sentenza impugnata, portando alla conferma della condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Resistenza a pubblico ufficiale: quando è inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso contro una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. I motivi, tra cui la prescrizione del reato e la presunta inefficacia della condotta, sono stati ritenuti generici o manifestamente infondati, soprattutto alla luce della recidiva qualificata dell’imputato che estende i termini di prescrizione.

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Circostanze attenuanti generiche: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso contro il diniego delle circostanze attenuanti generiche. La decisione si fonda sul fatto che i motivi del ricorso erano una mera riproposizione di argomenti già valutati e respinti dalla Corte d’Appello, la quale aveva tenuto conto dei precedenti penali del ricorrente e della gravità del reato. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.

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Resistenza a pubblico ufficiale e prescrizione

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per resistenza a pubblico ufficiale. La Corte ha stabilito che, a causa della recidiva, i termini di prescrizione non erano decorsi. Inoltre, ha ritenuto infondate le doglianze sulla mancanza dell’elemento soggettivo e sulla richiesta di non punibilità per la particolare tenuità del fatto, data la gravità della violenza fisica usata contro due agenti.

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Evasione arresti domiciliari: ricorso inammissibile

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un individuo condannato per il reato di evasione dagli arresti domiciliari. L’imputato, sorpreso fuori casa in orario non consentito, aveva tentato di nascondersi alla vista delle forze dell’ordine. La Corte ha ritenuto che tale comportamento confermasse la piena consapevolezza e volontà di violare la misura cautelare (dolo). Inoltre, ha confermato la correttezza della valutazione sulla recidiva, già riconosciuta in una precedente sentenza, e ha giudicato infondata la richiesta di una pena più mite, poiché già fissata al minimo edittale.

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Inammissibilità ricorso: quando blocca la prescrizione

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso di un’imputata, confermando la condanna. I motivi sono stati giudicati generici e riproduttivi. È stato stabilito che l’inammissibilità del ricorso preclude la possibilità di dichiarare l’estinzione del reato per prescrizione, anche se maturata dopo la sentenza d’appello, condannando la ricorrente alle spese e a una sanzione pecuniaria.

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Inammissibilità ricorso: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione dichiara l’inammissibilità del ricorso di un imputato contro una sentenza della Corte d’Appello. I motivi, relativi alla capacità di intendere e di volere e alla carenza dell’elemento soggettivo, sono stati ritenuti in parte già vagliati nel merito e in parte formulati in modo generico e non specifico, portando alla condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile per genericità, poiché i motivi non criticavano specificamente la sentenza d’appello e non erano stati sollevati nel precedente grado. L’ordinanza sottolinea che l’atto di impugnazione non può limitarsi a enunciare un vizio, ma deve correlare le proprie argomentazioni con quelle della decisione impugnata. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso generico: inammissibilità in Cassazione

La Corte di Cassazione dichiara inammissibile un ricorso penale a causa della sua natura generica. I motivi, non essendo mai stati sottoposti alla Corte d’Appello, sono stati ritenuti privi di effettiva censura. La decisione sottolinea l’importanza di formulare censure specifiche e pertinenti nei gradi di merito. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso inammissibile: quando i motivi sono generici

La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. La decisione si fonda sulla genericità dei motivi di appello, che non presentavano critiche specifiche alla sentenza impugnata. Questo caso sottolinea l’importanza di formulare un ricorso dettagliato per evitare una declaratoria di inammissibilità e le conseguenti sanzioni economiche.

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Ricorso generico: inammissibile se privo di censure

La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso a causa della sua natura generica. Il ricorrente aveva lamentato vizi di motivazione senza però fornire specifiche censure o argomentazioni di fatto e di diritto contro la sentenza impugnata. La Corte ha ribadito che un ricorso generico, meramente evocativo di un vizio, non può essere esaminato nel merito, condannando il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.

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Ricorso inammissibile: quando è solo una copia

La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile contro una condanna per il delitto ex art. 334 c.p. La Corte ha stabilito che l’appello era una mera riproduzione dei motivi già respinti in secondo grado, confermando la condanna al pagamento delle spese e di una sanzione pecuniaria.

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