La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37525/2025, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che lamentava un errore di fatto in una precedente pronuncia. La Corte ha chiarito che tale strumento non può essere utilizzato per ridiscutere il merito della decisione o per introdurre motivi di appello non presentati in precedenza. L'analisi ha confermato la correttezza della valutazione operata nelle precedenti sentenze, che avevano adeguatamente considerato le prove a carico dell'imputato, incluse le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e i riscontri esterni, ritenendo l'appello manifestamente infondato.
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