La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 23465/2024, ha dichiarato inammissibile il ricorso di tre sorelle che rivendicavano il diritto di abitazione su una porzione di un immobile confiscato al padre. La Corte ha stabilito che, per far valere tale diritto, non è sufficiente una mera situazione di fatto come la convivenza, ma è necessario dimostrare l'esistenza di un titolo giuridico valido e opponibile, come un contratto o un provvedimento giudiziario, che giustifichi il godimento del bene.
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