La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30929/2024, ha stabilito che il deposito incontrollato di rifiuti costituisce un reato permanente. Il caso riguarda un imprenditore che, dopo aver acquisito un ramo d'azienda con l'impegno di smaltire i rifiuti presenti in un impianto, aveva interrotto le operazioni lasciando i rifiuti in loco. La Corte ha rigettato il ricorso, affermando che chi subentra nella gestione e assume la signoria sui rifiuti è direttamente responsabile della loro detenzione illecita, non potendo invocare la prescrizione basata sulla natura istantanea del reato, tipica invece del mero abbandono.
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