La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 36329/2024, ha annullato una decisione del Tribunale di Ancona per non aver disposto la confisca obbligatoria dei profitti e le pene accessorie nei confronti di un imputato condannato per omessa dichiarazione dei redditi, con un'evasione di oltre 1,2 milioni di euro. La Suprema Corte ha ribadito che, in base alla normativa sui reati tributari, tali misure sanzionatorie non sono discrezionali ma devono essere sempre applicate dal giudice. Il caso è stato rinviato al Tribunale per una nuova valutazione su questi punti specifici.
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