La Corte di Cassazione conferma un'ordinanza di custodia cautelare per terrorismo, stabilendo un principio chiave sui gravi indizi di colpevolezza. La Corte ha rigettato il ricorso di un indagato accusato di un attentato dinamitardo, il quale contestava la validità dei singoli elementi probatori (tracce genetiche, analisi linguistiche, rivendicazione). La sentenza sottolinea che, in fase cautelare, la valutazione non deve essere frammentaria, ma unitaria e sinottica. La convergenza di più indizi, anche se singolarmente non decisivi, può costituire la base solida per i 'gravi indizi di colpevolezza' richiesti dalla legge per applicare una misura restrittiva.
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