Un imprenditore, condannato in appello per bancarotta fraudolenta documentale, ha presentato ricorso in Cassazione. La Suprema Corte, pur non ritenendo il ricorso manifestamente infondato, ha rilevato l'avvenuta prescrizione del reato. Il reato, commesso nel 2012, si è estinto nel gennaio 2025, dopo dodici anni e sei mesi, oltre a un breve periodo di sospensione. Di conseguenza, la Corte ha annullato la sentenza di condanna senza rinvio, dichiarando l'estinzione del reato per prescrizione.
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