La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37131/2025, ha rigettato il ricorso di un condannato, chiarendo i criteri per la determinazione della pena in caso di reato continuato riconosciuto in fase esecutiva. La Corte ha stabilito che il giudice dell'esecuzione deve individuare il reato più grave, usare la pena inflitta per esso come base, e poi applicare aumenti per i reati satellite. Questi aumenti, pur essendo frutto di una valutazione autonoma, non possono superare le pene originariamente inflitte per quei reati e devono essere adeguatamente motivati, garantendo proporzionalità e rispetto dei limiti di legge.
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