La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 37082/2024, interviene su un caso di applicazione della disciplina della continuazione tra reati a favore di un soggetto già condannato per delitti contro il patrimonio, evasione e riciclaggio. Pur confermando la valutazione del giudice di merito sull'esistenza di un unico disegno criminoso, la Corte ha annullato l'ordinanza per un errore nel calcolo della pena. È stato ribadito che, in presenza di una precedente condanna per recidiva reiterata, l'aumento di pena per la continuazione non può essere inferiore a un terzo della pena stabilita per il reato più grave.
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