Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7029/2024, hanno risolto un contrasto giurisprudenziale sul calcolo della pena in caso di reato continuato in fase esecutiva. È stato stabilito che per individuare la "pena più grave inflitta", su cui basare l'aumento per i reati satellite, si deve considerare la pena concretamente irrogata dopo la riduzione per il rito abbreviato, e non quella teorica precedente alla riduzione. La Corte ha così annullato la decisione di un giudice dell'esecuzione che, partendo dall'ergastolo 'teorico', aveva determinato una pena finale superiore a quella che sarebbe risultata partendo dai 30 anni di reclusione effettivamente inflitti.
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