La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 32730/2025, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato condannato per tentato furto in abitazione. Il caso riguardava un furto in spogliatoio di un centro velico privato. La Corte ha confermato che anche luoghi come gli spogliatoi di club, riservati ai soci per attività private, rientrano nella nozione di 'privata dimora' ai sensi dell'art. 624-bis c.p., rendendo il reato più grave. La decisione chiarisce che la gravità del tentativo non dipende solo dal momento dell'interruzione dell'azione, ma dall'intero contesto criminale.
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