La Corte di Cassazione ha esaminato un caso di patteggiamento per reati tributari e associazione a delinquere. Ha dichiarato inammissibile il ricorso degli imputati, che contestavano la mancata assoluzione, ribadendo i limiti all’impugnazione delle sentenze di patteggiamento. Ha invece accolto il ricorso del Procuratore Generale, stabilendo che la confisca obbligatoria dei profitti del reato tributario (art. 12-bis, D.Lgs. 74/2000) non è negoziabile tra le parti e deve essere sempre disposta dal giudice, anche se omessa nell’accordo. Di conseguenza, la sentenza è stata annullata con rinvio su questo specifico punto.
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