Un uomo subisce lesioni cadendo mentre difende il proprio cane dall’aggressione di un altro animale, fuggito da un’abitazione il cui cancello era stato lasciato aperto dall’imputato, figlio della proprietaria. La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità civile del figlio, pur non essendo il proprietario del cane. La Corte ha stabilito che, aprendo il cancello, l’imputato ha assunto una relazione di fatto con l’animale, diventandone detentore temporaneo e assumendo una ‘posizione di garanzia’. Questo implica un obbligo di custodia animali per prevenire danni a terzi, rendendolo civilmente responsabile per l’accaduto.
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