Un automobilista, condannato per essersi rifiutato di sottoporsi ad accertamenti sull'uso di stupefacenti, ha presentato ricorso in Cassazione sostenendo l'avvenuta prescrizione del reato. La Suprema Corte ha respinto il ricorso, chiarendo che il calcolo del termine di prescrizione reato deve tenere conto delle modifiche introdotte dalla Legge Orlando. Essendo il fatto stato commesso nel 2017, dopo l'entrata in vigore della legge, al termine massimo di prescrizione va aggiunto un periodo di sospensione di un anno e sei mesi dopo la condanna di primo grado, motivo per cui il reato non era ancora estinto.
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