La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8087/2024, ha stabilito che non è possibile applicare l'istituto della continuazione tra un reato giudicato in Italia e un reato oggetto di una sentenza penale straniera, anche se quest'ultima è stata riconosciuta ai fini dell'esecuzione in Italia. La Corte ha chiarito che le finalità del riconoscimento di una sentenza straniera sono tassativamente elencate dall'art. 12 del codice penale e tra queste non figura la continuazione. Applicarla, inoltre, comporterebbe un'indebita rivalutazione nel merito della decisione del giudice straniero, vietata dalla legge.
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