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Giurisprudenza Penale

Ricorso inammissibile: resistenza e concorso persone
La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da quattro individui condannati per resistenza collettiva. I motivi, incentrati sulla configurabilità di una scriminante e sul concorso di persone, sono stati ritenuti generici e volti a una non consentita rivalutazione dei fatti. La Corte ha confermato la decisione di merito, che si basava su prove video e fotografiche, condannando i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma alla cassa delle ammende.
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Reato di evasione: quando è inammissibile il ricorso
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un soggetto condannato per il reato di evasione dalla detenzione domiciliare. La Corte ha ribadito che qualsiasi allontanamento non autorizzato configura il reato, indipendentemente dalla durata o dalla distanza. Inoltre, ha confermato la decisione dei giudici di merito di non applicare la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, a causa della pericolosità del soggetto e dei suoi precedenti specifici.
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Ricorso inammissibile: condanna alle spese e multa
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una sentenza della Corte d'Appello di Firenze. Il ricorrente, condannato per essersi allontanato dolosamente dalla propria abitazione, vede respinte le sue motivazioni generiche, inclusa la scarsa conoscenza della lingua italiana. La decisione comporta la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3000 euro, evidenziando le conseguenze di un'impugnazione infondata.
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Ricorso inammissibile: genericità e condanna alle spese
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile avverso una condanna per il reato di evasione, a causa della genericità assoluta dei motivi presentati. L'ordinanza sottolinea che la Corte d'Appello aveva congruamente motivato la sua decisione. Di conseguenza, il ricorrente viene condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro alla cassa delle ammende.
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Inammissibilità del ricorso: Cassazione su 131-bis
La Corte di Cassazione dichiara l'inammissibilità del ricorso di un imputato contro una sentenza della Corte d'Appello. Il ricorso contestava la valutazione del dolo e la mancata applicazione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). La Suprema Corte ha ritenuto le censure inammissibili in quanto miravano a una rivalutazione del merito, preclusa in sede di legittimità, confermando la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma alla Cassa delle ammende.
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Reato di evasione: la Cassazione conferma la condanna
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un individuo condannato per il reato di evasione. La Corte ha ribadito che qualsiasi allontanamento non autorizzato dalla detenzione domiciliare costituisce reato, indipendentemente dalla durata o dai motivi. È stata inoltre confermata l'inapplicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, data l'intensità del dolo e i precedenti specifici del soggetto.
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Ricorso inammissibile: genericità dei motivi
La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile avverso una condanna per resistenza a pubblico ufficiale. La Corte ha ritenuto i motivi di ricorso affetti da genericità assoluta, confermando la valutazione della Corte d'Appello. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro.
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Ricorso inammissibile: quando viene rigettato?
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile presentato da un gestore delegato di un concessionario pubblico. I motivi, ritenuti manifestamente infondati e generici, riguardavano la qualificazione del fatto e il mancato riconoscimento delle attenuanti. La decisione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma pecuniaria.
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Ricorso in Cassazione personale: quando è inammissibile
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un ricorso presentato personalmente da un imputato contro una sentenza della Corte d'Appello. La decisione si fonda sulla modifica dell'art. 613 del codice di procedura penale, che non consente più il ricorso in Cassazione personale, richiedendo obbligatoriamente l'assistenza di un difensore. A seguito dell'inammissibilità, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione di 3.000 euro.
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Accordo in appello: no ricorso in Cassazione
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un imputato che, dopo aver raggiunto un accordo sulla pena in appello ai sensi dell'art. 599 bis c.p.p. e rinunciato agli altri motivi, aveva comunque impugnato la sentenza. La Suprema Corte ha chiarito che l'accordo ha un effetto preclusivo che si estende anche al giudizio di legittimità, rendendo impossibile contestare questioni a cui si è rinunciato.
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Ricorso inammissibile: i motivi devono essere specifici
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi presentati. L'ordinanza conferma la decisione della Corte d'Appello che aveva escluso lo stato di necessità e le attenuanti generiche per mancanza di prove e in virtù della recidiva. Il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione.
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Inammissibilità ricorso Cassazione: motivi di merito
La Corte di Cassazione dichiara l'inammissibilità del ricorso presentato da un imputato condannato per resistenza a pubblico ufficiale. La Corte sottolinea che i motivi, incentrati su una diversa valutazione dei fatti, non rientrano nella sua competenza, che è limitata al controllo di legittimità. Di conseguenza, conferma la condanna al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria, ribadendo il principio della non sindacabilità del merito in sede di legittimità.
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Ricorso inammissibile: genericità e condanna spese
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi presentati. L'imputato, condannato per evasione, non ha contestato specificamente le motivazioni della Corte d'Appello. Di conseguenza, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3000 euro.
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Ricorso generico: inammissibile in Cassazione
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile un appello a causa di un ricorso generico. Il ricorrente non ha contestato in modo specifico le motivazioni della Corte d'Appello sul diniego delle attenuanti generiche. Di conseguenza, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
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Ricorso inammissibile: Cassazione e motivi generici
La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato da un imputato condannato per il reato di resistenza. La decisione si fonda sulla totale genericità dei motivi di appello, che non contestavano specificamente le argomentazioni della Corte d'Appello. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria.
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Ricorso per cassazione personale: inammissibile
La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso per cassazione personale presentato da un imputato. La decisione si basa sulla riforma dell'art. 613 c.p.p., che non consente più all'imputato di proporre personalmente l'atto di impugnazione. Di conseguenza, il ricorrente è stato condannato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria di 3.000 euro.
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Ricorso inammissibile: valutazione dei fatti in Cassazione
La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile presentato contro una sentenza della Corte d'Appello di Torino. L'imputato era stato condannato per resistenza a pubblico ufficiale e per reati legati agli stupefacenti. La Suprema Corte ha stabilito che i motivi del ricorso miravano a una nuova valutazione dei fatti e delle prove, un'attività preclusa nel giudizio di legittimità. Anche la mancata concessione dell'attenuante della speciale tenuità del profitto è stata ritenuta correttamente motivata dalla Corte d'Appello, che aveva evidenziato la detenzione di droga pesante destinata allo spaccio. Di conseguenza, il ricorso è stato dichiarato inammissibile con condanna del ricorrente alle spese processuali e al pagamento di una somma alla Cassa delle ammende.
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Ricorso inammissibile: prova non decisiva e costi
La Corte di Cassazione dichiara inammissibile il ricorso di due imputati contro una sentenza della Corte d'Appello. Il motivo, basato sulla presunta inutilizzabilità parziale di una prova, è stato ritenuto infondato poiché la condanna si basava su altre fonti probatorie decisive. La decisione di ricorso inammissibile ha comportato la condanna dei ricorrenti al pagamento delle spese processuali e di una somma di 3.000 euro.
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Ricorso inammissibile: la specificità dei motivi
La Corte di Cassazione ha dichiarato un ricorso inammissibile poiché il motivo, relativo al bilanciamento tra attenuanti e recidiva, è stato ritenuto privo di specificità. L'appellante non ha contestato puntualmente le motivazioni della corte d'appello, portando alla conferma della condanna e al pagamento delle spese e di un'ammenda.
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Ricorso inammissibile: Cassazione e motivazione
La Corte di Cassazione dichiara un ricorso inammissibile a causa della genericità dei motivi, confermando la condanna. Il caso illustra il principio della "doppia conforme" e le conseguenze economiche di un appello infondato, inclusa la condanna al pagamento di una somma alla cassa delle ammende.
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