Una società è stata sanzionata per aver affidato incarichi a un dipendente pubblico (un professore universitario) senza la prescritta autorizzazione. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 2307/2024, ha chiarito importanti principi sugli incarichi a dipendenti pubblici. In primo luogo, ha stabilito che per gli illeciti omissivi, la competenza territoriale per irrogare la sanzione spetta all'autorità del luogo in cui la violazione è stata accertata, e non dove l'atto omesso doveva pervenire. In secondo luogo, ha ribadito che l'onere di provare la buona fede, ovvero l'errore incolpevole, grava sul datore di lavoro privato, il quale non può semplicemente ignorare gli obblighi di legge.
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