Un professionista, agendo come mandatario, ha richiesto il pagamento per i suoi servizi agli eredi della sua cliente deceduta. Il compenso era una percentuale di un risarcimento che il professionista aveva contribuito a ottenere. La Corte d'Appello aveva negato la richiesta, sostenendo che il mandato si fosse estinto con la morte della cliente prima che il risarcimento venisse liquidato. La Corte di Cassazione ha ribaltato questa decisione, chiarendo che il diritto al compenso del mandatario sorge con l'attività svolta durante la vita del cliente. La liquidazione del risarcimento era solo una condizione per l'esigibilità del compenso, non per la sua esistenza. Di conseguenza, l'obbligo di pagamento è passato agli eredi.
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