LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Civile

Responsabilità civile, danneggiato onere di allegazione e prova

Responsabilità civile, il danneggiato è onerato di allegare e provare: il danno-evento ingiusto, il nesso di causalità, il rapporto di custodia.

Continua »
Domanda di passaggio ad altra amministrazione, inquadramento

Dall’intervenuto accoglimento della domanda di passaggio ad altra amministrazione, superiore inquadramento in ragione della qualifica superiore acquisita.

Continua »
Questione della configurabilità di una usura sopravvenuta

Configurabilità di una usura sopravvenuta, tassi inferiori alla soglia dell’usura, superata poi nel corso del rapporto.

Continua »
Assegnazione della casa familiare, stabile dimora dei figli

Assegnazione della casa familiare, stabile dimora dei figli presso la stessa, sia pure con eventuali sporadici allontanamenti per brevi periodi.

Continua »
Riassunzione del giudizio, continuazione di quello precedente

La riassunzione del giudizio non va equiparata all’instaurazione di un giudizio nuovo, implicando la continuazione di quello precedentemente.

Continua »
Direttore di filiale, omessa custodia di un dossier

Direttore di filiale, omessa custodia di un dossier relativo ad una società cliente, risarcimento del danno provocato pur in assenza di una azione disciplinare promossa dalla banca.

Continua »
Fondo patrimoniale e azione esecutiva del creditore

I ricorrenti proponevano opposizione al decreto ingiuntivo emesso nei loro confronti, quali fideiussori omnibus fino all’importo massimo di euro 60. Ciò comporta che il semplice richiamo al tipo negoziale (nel caso, la fideiussione) non è sufficiente all’assolvimento, da parte del debitore, dell’onere probatorio volto a sottrarre il bene costituito in fondo patrimoniale alla garanzia dei creditori (in questo senso, Cass.

Continua »
Ingegneri e architetti, gestione separata presso INPS

Secondo tale orientamento, il rapporto tra il sistema previdenziale categoriale e quello della gestione separata si pone non in termini di alternatività bensì di complementarietà (ex plurimis cfr. A ciò deve aggiungersi che, con sentenza n. 104 del 2022, la Corte Costituzionale ha ritenuto esente da profili d’irragionevolezza, illogicità e incoerenza col sistema normativo la norma d’interpretazione autentica dell’articolo 2, comma 26 l. n. 335 del 1995 (articolo 18, comma 12, Decreto Legge n. 98 del 2011).

Continua »
Pronuncia di separazione, domanda di addebito

Domanda di addebito, situazioni di grave colpa di uno dei coniugi, derivanti da violazioni notevoli e coscienti dei doveri matrimoniali.

Continua »
Dichiarazione giudiziale di paternità

Azione di dichiarazione giudiziale di paternità, figlio nato fuori dal matrimonio e non riconosciuto, diritto a conseguire lo status di figlio.

Continua »
Azione di riduzione, inefficacia delle disposizioni testamentarie

Azione di riduzione, inefficacia delle disposizioni testamentarie che eccedono la quota disponibile.

Continua »
Avviso di ricevimento della notifica effettuata a mezzo posta

Avviso di ricevimento della notifica effettuata a mezzo posta, natura di atto pubblico, piena prova sino a querela di falso

Continua »
Lavoratore assente per malattia e ferie non godute

Il lavoratore assente per malattia ha facoltà di domandare la fruizione delle ferie maturate e non godute, allo scopo di sospendere il decorso del periodo di comporto, non sussistendo una incompatibilità assoluta tra malattia e ferie, senza che a tale facoltà corrisponda comunque un obbligo del datore di lavoro di accedere alla richiesta, ove ricorrano ragioni organizzative di natura ostativa. Tuttavia, un tale obbligo del datore di lavoro non è ragionevolmente configurabile allorquando il lavoratore abbia la possibilità di fruire e beneficiare di regolamentazioni legali o contrattuali che gli consentano di evitare la risoluzione del rapporto per superamento del periodo di comporto ed in particolare quando le parti sociali abbiano convenuto e previsto, a tal fine, il collocamento in aspettativa, pur non retribuita (Cass.

Continua »
Costringere i dipendenti ad accettare modifiche peggiorative

Sussistenza degli estremi del delitto di estorsione nelle condotte mediante le quali il datore di lavoro, per costringere i dipendenti ad accettare modifiche del rapporto di lavoro, in senso peggiorativo per le condizioni dei lavoratori, prospetti alla vittima la conseguenza – in caso di mancata adesione alle proposte di modifica delle condizioni originariamente pattuite – dell’interruzione del rapporto (mediante licenziamento o presentazione “forzata” di dimissioni).

Continua »
Contratto preliminare, esistenza di un vincolo reale sul bene

Contratto preliminare, esistenza di un vincolo reale sul bene oggetto del futuro trasferimento che non sia stato dichiarato.

Continua »
Mutuo solutorio, ripianare la pregressa esposizione debitoria

Mutuo solutorio, stipulato per ripianare la pregressa esposizione debitoria del mutuatario verso il mutuante.

Continua »
Azione di reintegrazione, convincimento dell’esercizio di un diritto

E’ passibile di azione di reintegrazione, colui che sovverta la signoria di fatto sul bene, convincimento di operare nell’esercizio di un diritto.

Continua »
Proprietario di un fondo intercluso

Il proprietario di un fondo intercluso ha il solo onere di provare lo stato di interclusione del proprio terreno.

Continua »
Divorzio e domanda di conservazione del cognome del marito

Il cognome è un tratto identitario della persona, conseguente al possesso di uno status familiare, e che di regola, ma non necessariamente, coincide con esso (Corte Cost. La pronuncia di divorzio viene resa quando – ricorrendone i presupposti di legge – si accerti che la comunione materiale morale di vita tra i coniugi non può essere ricostituita, e ciò a prescindere dal fatto che si riconosca o meno un interesse meritevole di tutela da parte della donna a mantenere il cognome del marito.

Continua »
Locazione a uso diverso da abitazione, titoli autorizzativi

Non è configurabile la nullità del contratto di locazione a uso diverso da abitazione per l’assenza o il difetto del requisito causale, ove il bene concesso in godimento venga ritenuto inidoneo all’uso pattuito in ragione dell’impossibilità di ottenere i provvedimenti o i titoli amministrativi, autorizzativi o abilitativi, per l’esercizio dell’attività imprenditoriale dedotta in contratto. n. 11964 del 16/05/2013; n. 20796 del 20/08/2018; n. 17557 del 21/08/2020); Nel diverso caso, in cui il bene concesso in godimento non risulti utilizzabile per il mancato ottenimento dei titoli amministrativi abilitativi, occorre piuttosto ragionare sul piano dei reciproci obblighi contrattualmente assunti dalle parti e, conseguentemente, sul terreno delle responsabilità dell’una o dell’altra parte per l’inadempimento delle obbligazioni contratte.

Continua »