Un gruppo di cittadini ha contestato la costituzionalità dell'attuale legge elettorale, nota come 'Rosatellum', sostenendo che essa viola il diritto di voto e la sovranità popolare a causa delle soglie di sbarramento, del voto congiunto obbligatorio e dell'iter di approvazione. Dopo che i tribunali di primo e secondo grado hanno respinto le loro istanze, la Corte di Cassazione, riconoscendo l'elevata complessità delle questioni, ha emesso un'ordinanza interlocutoria. Con tale provvedimento, la Corte ha sospeso il giudizio per richiedere una relazione approfondita al proprio Ufficio del Massimario, al fine di analizzare l'intero meccanismo della legge elettorale alla luce dei principi costituzionali.
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