La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 6583/2024, ha confermato la decisione di merito che qualificava una complessa operazione immobiliare come vendita indiretta. L'operazione, volta a evitare una doppia imposizione fiscale, consisteva nella vendita di un immobile da parte di un procuratore speciale (acquirente sostanziale) a una società terza, senza che il bene transitasse formalmente nel patrimonio del procuratore. I creditori del procuratore hanno agito con azione revocatoria. La Corte ha stabilito che anche una vendita indiretta costituisce un atto dispositivo lesivo della garanzia patrimoniale, suscettibile di essere dichiarato inefficace, confermando che il pregiudizio per i creditori (eventus damni) sussiste anche in caso di mera trasformazione del patrimonio del debitore in beni più difficilmente aggredibili.
Continua »