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Giurisprudenza Civile

Appalto di servizi e responsabilità solidale del committente

Il committente può sospendere il pagamento del prezzo nell’appalto di servizi se l’appaltatore non ha adempiuto agli obblighi previdenziali e contributivi dei propri dipendenti, essendo il committente responsabile in solido. Tale sospensione è legittima anche se l’accertamento degli organi competenti non è ancora definitivo.

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Trasformazione del part time in full time o viceversa

Il licenziamento motivato dall’esigenza di trasformazione del part time in full time o viceversa va ritenuto ingiustificato perché adottato in violazione dell’art. Come prevede peraltro oggi in continuità con questa tesi la disciplina dettata dal Decreto Legislativo n. 81 del 2015, articolo 6, comma 8 secondo il quale “il rifiuto del lavoratore di concordare una variazione dell’orario di lavoro non costituisce giustificato motivo di licenziamento”.

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Mancata sottoscrizione delle clausole compromissorie

Il Tribunale ha stabilito che la clausola compromissoria contenuta in condizioni generali di contratto predisposte unilateralmente non è valida se non sottoscritta o specificamente approvata. Inoltre, ha ribadito che l’appaltatore decade dall’azione di regresso se non denuncia tempestivamente i vizi all’subappaltatore.

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Mancato pagamento fatture realizzazione e manutenzione sito web

In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, l’onere della prova circa l’esistenza del credito e del suo ammontare grava sul creditore opposto. Nel caso di specie, la società convenuta, pur essendo gravata dell’onere di dimostrare la conclusione del contratto e l’esatto adempimento delle prestazioni oggetto di fatturazione, non ha fornito al Tribunale adeguati elementi di prova.

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Inammissibilità dell'opposizione all'esecuzione

Il Giudice dell’opposizione all’esecuzione non può effettuare alcun controllo intrinseco sul titolo esecutivo, ma può solo verificarne la persistenza della validità e attribuire rilevanza a fatti posteriori alla sua formazione o al suo passaggio in giudicato. L’opposizione è stata dichiarata inammissibile in quanto il debitore non aveva proposto censure relative all’esistenza o alla validità del decreto ingiuntivo.

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Responsabilità professionale dell'avvocato, mancata informazione

Il giudice ha stabilito che l’avvocato ha l’obbligo di fornire al cliente informazioni complete e accurate per permettergli di valutare il rischio di una causa. La mancata o incompleta informazione può configurare responsabilità professionale e obbligo di risarcire i danni patiti dal cliente.

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Opposizione all'esecuzione, violazione regolamento condominiale

Il giudice ha rigettato l’opposizione all’esecuzione di una sentenza che condannava al ripristino della destinazione d’uso di un immobile in base al regolamento condominiale, condannando l’opponente al pagamento delle spese processuali. Il giudice ha ritenuto che l’opponente non avesse fornito prova di aver adempiuto all’obbligo di ripristinare la destinazione d’uso prevista dal regolamento condominiale.

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Carta Docente ai docenti a tempo determinato

Il Tribunale ha affermato il diritto dei docenti a tempo determinato a beneficiare della Carta Docente, prevista per l’aggiornamento professionale, in base al principio di non discriminazione. La sentenza ha stabilito che l’esclusione dei docenti precari da tale beneficio è illegittima, condannando l’amministrazione a corrispondere il bonus economico per gli anni scolastici richiesti.

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Concordato preventivo in continuità e facoltà di cram down

Il Tribunale ha analizzato i requisiti per l’omologa forzosa di un concordato preventivo in continuità aziendale in presenza del voto negativo di alcune classi di creditori. In particolare, ha verificato il rispetto della regola della absolute priority rule e l’applicazione del principio di non discriminazione tra classi di creditori di pari grado. Inoltre, ha approfondito il tema dei poteri del Tribunale di disporre la riduzione e l’aumento del capitale sociale in sede di omologazione del concordato, in deroga ai principi di diritto societario.

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Rigetto della domanda di nullità di un contratto di mutuo per usura

Il Tribunale ha stabilito che nel caso di un contratto di mutuo con ammortamento alla francese, l’utilizzo dell’interesse composto per la determinazione delle rate non configura anatocismo, in quanto gli interessi sono calcolati solo sul capitale residuo. Inoltre, ha chiarito che la disciplina antiusura si applica sia agli interessi corrispettivi che a quelli moratori, ma non consente la loro sommatoria per la verifica del superamento del tasso soglia. Infine, ha ribadito che l’indice sintetico di costo (ISC) ha solo una funzione informativa e la sua erronea indicazione non comporta la nullità del contratto, ma può dare luogo a responsabilità contrattuale o precontrattuale della banca.

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Mancato pagamento di servizi informatici

Il Tribunale ha confermato un decreto ingiuntivo emesso per mancato pagamento di servizi informatici. La sentenza evidenzia che, in caso di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore deve provare il titolo contrattuale e l’effettiva esecuzione dei servizi, mentre al debitore spetta dimostrare eventuali fatti estintivi o impeditivi dell’obbligazione. Le contestazioni generiche e la mancata deduzione specifica dei corrispettivi applicati non sono sufficienti a giustificare l’opposizione.

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Canoni di locazione e penale di risoluzione anticipata del contratto

Il giudice ha stabilito che l’emergenza sanitaria da Covid-19 non costituisce causa di forza maggiore tale da giustificare il mancato pagamento dei canoni di locazione operativa o la risoluzione del contratto. Viene ribadito che le difficoltà economiche derivanti dalla pandemia non esimono dal rispetto delle obbligazioni contrattuali assunte, né consentono di invocare l’eccessiva onerosità sopravvenuta.

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Cessione del credito e competenza arbitrale

La sentenza chiarisce la validità della notifica di cessione del credito da parte di un’impresa cessionaria nei confronti di un ente pubblico, anche in assenza di un’espressa accettazione da parte di quest’ultimo. Inoltre, la sentenza si sofferma sulla validità ed efficacia delle clausole compromissorie unilaterali o asimmetriche, ribadendo che solo la parte a cui è attribuito il diritto potestativo di ricorrere all’arbitrato può scegliere se adire il giudice ordinario o gli arbitri.

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Mancata restituzione escavatore e vendita con riserva di proprietà

La sentenza conferma il principio secondo cui in caso di vendita con riserva di proprietà, l’acquirente non diventa proprietario del bene fino al pagamento dell’ultima rata. Pertanto, qualsiasi atto di disposizione del bene da parte dell’acquirente prima del pagamento integrale del prezzo è inopponibile al venditore. La Corte ha inoltre stabilito che la documentazione prodotta dall’appellante, tra cui fatture e mastrini di sottoconto, non era sufficiente a dimostrare il trasferimento della proprietà dell’escavatore.

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Mancata stipula del definitivo di compravendita

In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto preliminare di compravendita immobiliare, il giudice non può disporre il trasferimento coattivo della proprietà in assenza della dichiarazione degli estremi della concessione edilizia o degli altri titoli abilitanti previsti dalla legge.

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Patto di prelazione e contratto preliminare

E’ ben noto che durante le trattative, in vista della stipulazione di un contratto che, definitivamente, regoli i rapporti tra le parti in ordine ad un determinato affare (si tratti ad es. 2932 c. c. Tirando le fila di tutto quanto precede, le figure negoziali bilaterali prima descritte hanno indubbiamente effetti obbligatori, compreso il patto di prelazione volontaria; ma non tutte determinano l’obbligo di “addivenire, entro un preciso termine, alla stipula del contratto”, perché ciò vale solo per il contratto preliminare.

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Responsabilità medica, mancanza di nesso causale

La sentenza conferma il principio giuridico per cui il paziente, in caso di presunta responsabilità medica, ha l’onere di provare il nesso di causalità tra la condotta del sanitario e l’evento dannoso. In mancanza di tale prova, la domanda di risarcimento non può essere accolta.

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Responsabilità Solidale del Cessionario

La sentenza affronta il tema della responsabilità solidale del cessionario per i debiti del cedente in caso di cessione di azienda. La Corte, pur riconoscendo il principio generale secondo cui il cessionario risponde solo per i debiti risultanti dalle scritture contabili, fa prevalere il principio della responsabilità solidale in presenza di elementi che evidenziano una identità sostanziale tra cedente e cessionario, al fine di evitare comportamenti elusivi volti a sottrarre garanzie ai creditori.

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Conferma revoca decreto ingiuntivo per avvenuto pagamento

La sentenza analizza il tema dell’eccezione di pagamento nei confronti di un decreto ingiuntivo, valutando le prove documentali presentate dalle parti per determinare l’avvenuto pagamento di una fattura. Si sottolinea l’importanza dell’imputazione dei pagamenti e si applica il principio generale secondo cui, in mancanza di una prova certa sulla causale, i pagamenti vanno imputati alle fatture più risalenti. Infine si ribadisce la non debenza di interessi su crediti ritenuti insussistenti.

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Risoluzione di un preliminare di compravendita con comodato

In caso di risoluzione di un preliminare di compravendita che prevedeva il comodato dell’immobile, il comodato si considera risolto retroattivamente. La parte che ha goduto dell’immobile deve corrispondere un indennizzo, quantificabile in base al canone di locazione di mercato, per il periodo di illegittima detenzione.

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