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Giurisprudenza Civile

Imposte non versate, liquidatore e socio, nessuna responsabilità

La sentenza stabilisce che, in caso di liquidazione di una società, né il liquidatore né il socio unico possono essere ritenuti responsabili per il mancato pagamento di imposte pregresse, se hanno agito in conformità alla legge e alle direttive dell’autorità giudiziaria, e se non sussiste colpa o negligenza nella loro condotta.

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Iscrizione gestione commercianti e attività effettiva

La sentenza chiarisce che la mera qualità di socio accomandatario in società inattive, proprietarie solo di immobili concessi in locazione, non comporta l’obbligo di iscrizione alla gestione commercianti. Tale obbligo sussiste solo in presenza di effettiva attività lavorativa con carattere di abitualità e prevalenza.

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Illegittimità del licenziamento per giusta causa

La sentenza ribadisce i principi in tema di onere probatorio in materia di giusta causa di licenziamento e proporzionalità tra la sanzione disciplinare ed i fatti addebitati al lavoratore.

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Estinzione parziale del giudizio per transazione

Il Tribunale, in seguito ad intervenuta transazione tra alcune parti, dichiara l’estinzione parziale del giudizio con riferimento alle posizioni transatte. Il giudizio prosegue tra le restanti parti limitatamente alla liquidazione delle spese di lite, che vengono poste a carico della parte soccombente secondo il principio di soccombenza virtuale.

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Improcedibilità del ricorso per mancata notifica

La sentenza afferma il principio per cui la notifica del ricorso introduttivo è un requisito essenziale per la procedibilità del giudizio. In mancanza, il ricorso è dichiarato improcedibile, con conseguente definitiva esecutività del titolo impugnato.

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Risarcimento danni per immissioni intollerabili

La sentenza affronta il tema della responsabilità per immissioni intollerabili (art. 844 c.c.) e il relativo diritto al risarcimento del danno, affermando che, pur essendovi una violazione del diritto di proprietà, è necessaria la prova del nesso di causalità tra le immissioni e i danni lamentati per ottenere il risarcimento del danno patrimoniale.

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Appalto, accettare o rifiutare l'adempimento parziale

Nel contratto di appalto, il committente può rifiutare l’adempimento parziale oppure accettarlo e, anche se la parziale esecuzione del contratto sia tale da giustificarne la risoluzione, può trattenere la parte di manufatto realizzata e provvedere direttamente al suo completamento, essendo, poi, legittimato a chiedere in via giudiziale che il prezzo sia proporzionalmente diminuito e, in caso di colpa dell’appaltatore, anche il risarcimento del danno.

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Riconoscimento indennizzo per malattia professionale

La sentenza ribadisce il diritto del lavoratore all’indennizzo per le malattie professionali, con la valutazione del danno biologico e la determinazione della rendita in base alla percentuale di inabilità permanente accertata.

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Illegittimità del licenziamento di un dirigente

La sentenza affronta il tema del licenziamento del dirigente in presenza di un patto di non concorrenza, analizzando la legittimità del recesso datoriale alla luce dei doveri di fedeltà e correttezza del dirigente e della sussistenza di un’effettiva attività in concorrenza. Il giudice ha inoltre vagliato la sussistenza dei presupposti per l’applicazione dell’art. 1345 c.c., in relazione alla natura ritorsiva del licenziamento.

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Inammissibilità del ricorso per carenza di interesse ad agire

Il Giudice ha dichiarato inammissibile il ricorso perché la parte ricorrente non ha dimostrato di avere un interesse concreto e attuale alla pronuncia giurisdizionale, nonostante le diverse opportunità concesse dal Giudice. La sentenza evidenzia l’importanza dell’interesse ad agire quale condizione essenziale per l’azione giudiziale.

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Iscrizione Gestione Commercianti e Requisiti

La sentenza chiarisce i requisiti per l’iscrizione alla Gestione Commercianti, in particolare la necessità di partecipazione al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza. Viene inoltre definito l’onere probatorio in capo all’ente previdenziale.

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Rimborso spese ristrutturazione ex casa coniugale

In tema di regime patrimoniale della famiglia, le spese sostenute da un coniuge per la ristrutturazione di un immobile di proprietà esclusiva dell’altro, in assenza di uno specifico accordo, si presumono effettuate in adempimento dei doveri coniugali e non sono quindi ripetibili.

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Rigetto ricorso su liquidazione compensi avvocato

Il Tribunale ha rigettato il ricorso avverso il decreto di liquidazione dei compensi dell’avvocato difensore di parte civile in un giudizio penale. Si è affermato il principio secondo cui l’importo che l’imputato è condannato a corrispondere allo Stato per il patrocinio a spese dello Stato in favore della parte civile deve coincidere con la somma liquidata al difensore, ma tale principio opera solo se la sentenza di condanna abbia disposto la rifusione delle spese processuali in favore dello Stato, il che nella specie non è avvenuto.

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Violazione obbligo di cinture sicurezza

Il verbale redatto da un pubblico ufficiale fa piena prova fino a querela di falso. Il giudice non può disattendere tale valore probatorio basandosi su convincimenti personali.

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Comodato fondo rustico: la guida alla restituzione

Una proprietaria ha agito in giudizio contro un familiare per la restituzione di un terreno agricolo concesso in comodato d’uso gratuito. La parte convenuta ha sollevato diverse obiezioni procedurali, tra cui l’incompetenza del tribunale ordinario a favore della sezione specializzata agraria. Il Tribunale ha respinto tutte le eccezioni, affermando che il comodato fondo rustico non rientra tra i contratti agrari e ricade nella giurisdizione civile ordinaria. Di conseguenza, ha ordinato l’immediata restituzione del terreno, essendo il contratto scaduto.

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Rigetto opposizione all'esecuzione e spese legali

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione ad un’esecuzione, ritenendola tardiva e infondata nel merito. In particolare, ha ritenuto legittima la notifica degli atti esecutivi tramite PEC, pur se effettuata da un indirizzo non presente nei pubblici elenchi, in quanto idonea a garantire la conoscenza dell’atto da parte del destinatario. Inoltre, ha ritenuto legittima la costituzione in giudizio dell’Agente della riscossione tramite avvocato del libero foro, in base ad una specifica convenzione. Infine, ha disposto l’estromissione del terzo pignorato dal giudizio e condannato l’opponente alla rifusione delle spese legali.

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NASPI e attività autonoma precedente alla domanda

In tema di NASPI, non comporta decadenza dalla corresponsione della prestazione l’omessa comunicazione dell’incarico di presidente e componente del consiglio di amministrazione di una società cooperativa, il quale – in considerazione dell’immedesimazione organica tra persona fisica ed ente e dell’assenza del requisito della coordinazione – non può ritenersi compreso tra i rapporti di co.co.co. o di lavoro subordinato.

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Indennità di trasferta, prescrizione e contributi

Il Tribunale ha chiarito la distinzione tra indennità di trasferta e contributo di trasporto, stabilendo che quest’ultimo è assoggettabile a contribuzione. La sentenza ha inoltre analizzato le differenze tra omissione ed evasione contributiva ai fini dell’applicazione delle sanzioni civili.

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Opposizione a intimazione di pagamento per contributi previdenziali

La sentenza ribadisce il principio di diritto secondo cui la notifica della cartella esattoriale interrompe i termini di prescrizione, inoltre ribadisce la perentorità dei termini per proporre opposizione all’iscrizione a ruolo. Viene ribadito inoltre l’orientamento della Cassazione per cui l’intimazione di pagamento che segue l’emissione di cartelle esattoriali, le quali hanno già determinato il quantum delle pretese creditorie, è congruamente motivata attraverso il semplice richiamo alle cartelle di pagamento.

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Domanda di accertamento della proprietà per usucapione

La sentenza affronta il tema dell’usucapione speciale per la piccola proprietà rurale e della sua interruzione. Il Giudice, in particolare, afferma che atti come la costituzione di ipoteca sul bene da parte del proprietario non sono sufficienti a dimostrare l’interruzione del possesso, in quanto non diretti al recupero del bene stesso.

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