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Giurisprudenza Civile

Revoca del sequestro giudiziario su un bene immobile

Il provvedimento di sequestro giudiziario perde efficacia quando viene meno la controversia sostanziale, come nel caso di conciliazione tra le parti. Le spese del custode sono a carico delle parti.

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Riduzione del prezzo per impossibilità sopravvenuta

Il Tribunale ha ridotto il prezzo del contratto a seguito dell’impossibilità sopravvenuta parziale nell’esecuzione delle prestazioni, dovuta a cause non imputabili alle parti, rigettando l’eccezione di difetto di giurisdizione e quella di annullamento del contratto per violazione della normativa in materia di potestà genitoriale.

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Revoca di atto dispositivo per frode ai creditori

La sentenza afferma il principio per cui la consapevolezza del debitore di arrecare pregiudizio agli interessi del creditore, anche solo potenziale, integra la scientia damni ai fini della revocatoria degli atti compiuti dal debitore in favore di terzi.

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Legittimo licenziamento per giustificato motivo oggettivo

Il Giudice, in tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo determinato da ragioni tecniche, organizzative e produttive, ribadisce che compete allo stesso la verifica della sussistenza del motivo addotto dal datore di lavoro. Quest’ultimo è tenuto a provare l’impossibilità di una diversa collocazione del lavoratore, prova che può essere ritenuta soddisfatta anche mediante presunzioni e indizi, e che può dirsi assolta quando il lavoratore non fornisca elementi contrari, ad esempio allegando l’esistenza di altri posti vacanti e compatibili con il suo profilo professionale.

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Ripetizione indebito addizionale accise energia elettrica

Il Tribunale accoglie la domanda di ripetizione di indebito per somme pagate a titolo di addizionale provinciale sull’accisa dell’energia elettrica, dichiarando l’illegittimità della norma nazionale per contrasto con la Direttiva Europea 2008/118/CE in quanto non persegue una finalità specifica. Viene, inoltre, dichiarata l’infondatezza delle eccezioni di improcedibilità sollevate dalla convenuta.

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Provvigione per l'esercizio del diritto di prelazione agraria

Il giudice ha stabilito che la provvigione per mediazione non è dovuta quando il diritto di prelazione agraria viene esercitato a seguito di una precedente offerta di vendita, seppur non andata a buon fine, in quanto l’acquirente finale ha esercitato un diritto già noto alle parti.

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Revoca decreto ingiuntivo e nullità parziale fideiussione

La sentenza afferma che la mancata azione tempestiva del creditore nei confronti del debitore principale, comporta la decadenza dal diritto di avvalersi della fideiussione. Inoltre, le clausole di fideiussione che riproducono lo schema ABI del 2003, dichiarato parzialmente nullo dall’AGCM, sono nulle, senza comportare la nullità dell’intero contratto.

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Possibile applicazione della sanzione per lite temeraria

Il provvedimento verte sulla valutazione della fondatezza di un’opposizione a decreto ingiuntivo, con conseguente analisi del titolo di credito e della prova della sua esistenza, nonché sulla condanna alle spese processuali e sulla possibile applicazione della sanzione per lite temeraria ex art. 96 c.p.c.

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Opposizione a avviso di addebito INPS

La sentenza ribadisce la responsabilità del legale rappresentante per l’adempimento degli obblighi contributivi, indipendentemente dalla delega a terzi e dall’eventuale loro comportamento infedele. Viene ribadita la giurisdizione del giudice del lavoro anche in caso di previa contestazione dell’iscrizione a ruolo, dovendo accertarsi la sussistenza del credito contributivo.

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Sentenza di apertura della liquidazione giudiziale

Il Tribunale, verificati i presupposti di legge, ha dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale di una società, nominando il giudice delegato e il curatore fallimentare. La sentenza si basa sulla sussistenza dello stato d’insolvenza della società, determinato dall’incapacità di far fronte alle proprie obbligazioni.

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Risarcimento per responsabilità medica

Il Tribunale rigetta la domanda di risarcimento danni per responsabilità medica perché non è stata fornita la prova del nesso causale tra l’operato del medico e le lesioni lamentate dal paziente. La CTU ha avuto un ruolo determinante. Spese a carico del soccombente.

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Nullità Interest Rate Swap e fideiussione

La sentenza afferma il principio per cui la mancata indicazione del mark to market nel contratto Interest Rate Swap ne comporta la nullità. Inoltre, si analizza la fideiussione e si chiarisce che la violazione della normativa antitrust potrebbe comportare la nullità parziale limitatamente ad alcune clausole.

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Nullità clausole anatocistiche e CMS su conto corrente

La sentenza affronta i temi della capitalizzazione trimestrale degli interessi (anatocismo) e della commissione di massimo scoperto (CMS) sui conti correnti bancari. La Corte, confermando l’orientamento consolidato in materia, ribadisce la necessità di una pattuizione chiara ed espressa di tali clausole, pena la loro nullità. La sentenza si sofferma anche sull’onere della prova a carico della banca.

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Determinazione rendita e titolo esecutivo

Il Giudice chiarisce che l’interpretazione del titolo esecutivo deve essere effettuata alla luce della sentenza a cui si riferisce, valutando la possibilità di desumere l’importo dovuto anche attraverso un semplice calcolo matematico.

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Responsabilità per caduta albero su auto in transito

La sentenza chiarisce i principi di responsabilità per custodia ex art. 2051 c.c. e per omessa vigilanza ex art. 2043 c.c. in caso di danni causati da alberature, distinguendo tra proprietà ed effettiva possibilità di controllo del bene.

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Mancato pagamento prezzo di cessione di quote societarie

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado che condannava il liquidatore al risarcimento del danno per la cessione di quote societarie a un prezzo inferiore al valore nominale e per atti di mala gestione, tra cui la compensazione del prezzo di cessione con un credito chirografario in violazione della par condicio creditorum.

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Liquidazione del danno da perdita parentale

La sentenza chiarisce i criteri di quantificazione del danno da perdita parentale, con particolare riferimento all’intensità del rapporto parentale, e all’applicazione delle tabelle milanesi aggiornate. Viene inoltre affrontata la questione della rivalutazione monetaria e degli interessi compensativi.

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Saldo negativo conto corrente e mancata produzione estratti conto

In caso di saldo negativo di conto corrente e di mancata produzione degli estratti conto integrali, il correntista che agisce in ripetizione ha l’onere di provare i pagamenti indebiti. La banca che agisce per il pagamento del saldo deve dimostrare la propria pretesa. Il criterio del saldo zero si applica solo in caso di mancata prova del credito da parte della banca. La surrogazione parziale non estingue la fideiussione.

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Donazione indiretta immobile

La donazione indiretta di un immobile si configura solo quando l’intero costo del bene sia stato sostenuto dal donante. Se il pagamento è parziale la donazione indiretta non sussiste.

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Divisa aziendale come strumento di lavoro e non retribuzione

La sentenza chiarisce la distinzione tra benefit accessori alla retribuzione e strumenti di lavoro forniti al dipendente per l’esecuzione della prestazione. Viene ribadito il principio di omnicomprensività della retribuzione, evidenziando come solo gli elementi che costituiscono un vantaggio economico per il lavoratore, oltre la normale retribuzione, debbano essere considerati nel calcolo del trattamento di fine rapporto.

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