La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 1773/2024, ha rigettato il ricorso di un automobilista sanzionato per guida in stato di ebbrezza. Il caso verteva sulla presunta nullità del verbale per mancato avviso della facoltà di farsi assistere da un legale. La Corte ha stabilito che, in presenza di uno stato di ebbrezza evidente e conclamato, desumibile da sintomi chiari (equilibrio precario, difficoltà di espressione), tale avviso non è necessario. Inoltre, ha ribadito che per contestare la veridicità di un verbale è indispensabile la procedura di querela di falso.
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