Il Tribunale di Torino ha respinto l’opposizione di un esercente contro una sanzione per l’uso di apparecchi da gioco non conformi. La sentenza stabilisce che la presunta “buona fede”, basata sulle rassicurazioni del fornitore, non è sufficiente a escludere la responsabilità, poiché l’operatore professionale ha un preciso dovere di diligenza nel verificare la legalità delle attrezzature. Il giudice ha confermato che tali apparecchi, anche se funzionanti a gettoni, sono assimilabili alle slot machine e soggetti alle sanzioni previste, inclusa la chiusura temporanea dell’attività.
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