Un lavoratore agricolo, dopo aver ottenuto in primo grado la reiscrizione negli elenchi e il favore delle spese, ha impugnato la sentenza lamentando l’inadeguatezza dei compensi legali. Sosteneva che il valore della causa fosse indeterminabile e dovesse rientrare in uno scaglione tariffario più elevato. La Corte d’Appello ha respinto l’appello, stabilendo un principio chiaro: il valore della causa si determina in base al beneficio economico effettivamente richiesto e ottenuto, che nel caso specifico era stato quantificato in € 1.773,18. Poiché le spese liquidate (€ 1.600) erano superiori al minimo tariffario per tale valore, la decisione del primo giudice è stata confermata.
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