Un agente di polizia locale, assolto dall’accusa di tentato abuso d’ufficio, ha citato in giudizio il suo ex datore di lavoro, il Comune, per ottenere il rimborso delle spese legali. Il tribunale ha respinto la richiesta, stabilendo che le azioni dell’agente, pur avvenute durante il suo periodo di servizio, non erano state compiute nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche, ma come “privato cittadino” in una disputa personale. Di conseguenza, mancava il nesso di causalità necessario per il diritto al rimborso spese legali del dipendente pubblico.
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