La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 20938/2024, ha respinto il ricorso di un'azienda, confermando che l'indennità TFR dirigente deve includere il valore reale dei fringe benefit, come l'auto aziendale, e non solo l'importo forfettario in busta paga. La Corte ha inoltre stabilito che l'inadempimento del datore di lavoro, come il mancato pagamento di premi assicurativi, non può ridurre la base di calcolo del TFR. Il caso riguardava un dirigente dimessosi a seguito di un demansionamento, il cui diritto a un'indennità sostitutiva del preavviso è stato confermato.
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