La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 27106/2024, ha stabilito un principio fondamentale in materia di usura nei contratti di leasing. Il caso riguardava una clausola per interessi moratori che, al momento della stipula, superava il tasso soglia. La Corte d'Appello aveva ritenuto la clausola valida grazie a una 'clausola di salvaguardia' che prevedeva l'adeguamento del tasso al limite legale. La Cassazione ha ribaltato tale decisione, affermando che la clausola di salvaguardia non può 'sanare' la nullità di un patto usurario 'ab origine'. La sua funzione è solo quella di gestire le fluttuazioni future dei tassi variabili, non di 'disattivare' una norma imperativa che sancisce la nullità iniziale.
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