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Giurisprudenza Civile

Risoluzione contratto preliminare per inadempimento

La sentenza afferma il principio della risoluzione del contratto per grave inadempimento e sancisce il diritto alla restituzione della caparra e al risarcimento dei danni in caso di inadempimento contrattuale.

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Rimborso premio INAIL per rischio silicosi

La sentenza ribadisce l’onere probatorio a carico dell’INAIL nella dimostrazione dell’effettiva esposizione al rischio lavorativo per la richiesta di corresponsione del premio supplementare. In assenza di prove concrete, il datore di lavoro ha diritto alla restituzione dei premi indebitamente versati.

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Azione revocatoria per crediti futuri

La sentenza chiarisce che l’azione revocatoria, pur esperibile per crediti futuri, richiede che il diritto fatto valere sia sorto prima della proposizione dell’azione stessa. Nel caso di specie, essendo il credito per il rimborso spese giudiziali sorto solo con la sentenza di condanna, l’azione revocatoria è inammissibile.

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Ricorso per mancato beneficio di gratuito patrocinio

La sentenza ribadisce l’inammissibilità del ricorso in opposizione avverso la statuizione di rigetto del beneficio del gratuito patrocinio contenuta in una sentenza, qualora la controversia non sia correlata ai benefici previsti dalla normativa speciale che regola il patrocinio a spese dello Stato.

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Disciplina delle fideiussioni omnibus

La sentenza chiarisce che la disciplina delle fideiussioni omnibus come intese restrittive della concorrenza si applica alle garanzie stipulate in un preciso arco temporale. Si chiarisce inoltre che l’onere della prova di un’intesa illecita successiva è a carico del garante e che la transazione deve risultare da atto scritto.

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Richiesta di restituzione di somme di denaro

La sentenza ribadisce l’onere della prova per chi agisce in restituzione di somme di denaro, dovendo dimostrare la causa giuridica che impone la restituzione. Nel caso di specie la dazione di denaro era giustificata da spirito di liberalità, non essendo emersa la sussistenza di un titolo giuridico che imponesse la restituzione.

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Riduzione contributi previdenziali per autonomi

La sentenza chiarisce l’interpretazione dell’art. 59 comma 15 della legge 449/97 in tema di agevolazioni contributive per i lavoratori autonomi, specificando che la riduzione dei contributi non è vincolata al sistema di calcolo della pensione (retributivo o contributivo).

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Acconti e transazione in appalto di servizi

La Corte ha stabilito che il pagamento di acconti in un contratto di appalto di servizi, anche in assenza di conclusione dell’affare, non costituisce indebito se le parti hanno concordato tale prassi e se l’attività è stata effettivamente svolta. Inoltre, una successiva transazione che risolva una controversia tra le parti, implicando rinunce reciproche, estingue ogni ulteriore pretesa relativa all’oggetto della transazione stessa, comprese eventuali domande di restituzione di somme già pagate.

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Illegittimità trattenute contributive e contributo di solidarietà

La sentenza ribadisce il principio secondo cui gli enti previdenziali privatizzati non hanno il potere di introdurre trattenute su trattamenti pensionistici già liquidati. Tale potere non può essere desunto né dalla legge né dalla possibilità di adottare provvedimenti per garantire l’equilibrio finanziario. Il contributo di solidarietà, inoltre, non rientra tra gli atti per i quali è ammessa la retroattività.

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Appalto, nullità clausola pagamento e risarcimento danni per vizi

In tema di appalto, il pagamento del corrispettivo con titoli a garanzia è nullo. Il committente inadempiente non può opporre l’eccezione di inadempimento per rifiutare la consegna della documentazione. L’Iva non configura un danno risarcibile per l’imprenditore, essendo una partita di giro.

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Divisione ereditaria e assegnazione immobile

La sentenza chiarisce i principi applicabili in tema di scioglimento della comunione ereditaria di un immobile gravato da diritto di superficie, con particolare riguardo alla valutazione del diritto di riscatto e del diritto di abitazione del coniuge superstite. Inoltre, la Corte si sofferma sulla discrezionalità del giudice nell’assegnazione dell’immobile indivisibile, pur in presenza di un comunista maggioritario.

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Illegittimo licenziamento dirigente medico

La sentenza affronta il tema del licenziamento disciplinare di un dirigente medico per omessa annotazione di elementi rilevanti nella cartella clinica. La Corte d’Appello, pur riconoscendo la gravità della condotta, ha ritenuto sproporzionata la sanzione espulsiva in assenza di precedenti disciplinari e di danni al paziente, optando per la tutela indennitaria prevista dall’art. 3 comma 1 D.Lgs. 23/2015.

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Determinazione del corrispettivo per appalto

La sentenza definisce il criterio per la detrazione del costo di lavori extracontratto eseguiti da terzi dal valore complessivo delle opere extracontratto accertate. Inoltre, limita il risarcimento danni per le spese di sanatoria a quanto effettivamente documentato. Infine, in caso di soccombenza reciproca, ma con riconoscimento di un credito residuo, dispone la compensazione parziale delle spese legali.

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Estinzione servitù per cessata interclusione

La Corte d’Appello ha confermato la sentenza di primo grado che dichiarava estinta una servitù di passaggio per intervenuta cessazione dello stato di interclusione del fondo dominante, a seguito di mutate condizioni urbanistiche. È stata inoltre dichiarata inammissibile la domanda di usucapione della servitù formulata per la prima volta in appello.

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Risoluzione contratto appalto onere della prova

La sentenza chiarisce i principi in tema di onere della prova e di ripartizione dell’onere probatorio nelle azioni di risoluzione contrattuale, confermando che spetta all’attore dimostrare l’esatto adempimento. Inoltre, evidenzia come la mancata reazione immediata dell’amministrazione aggiudicatrice a fronte di contestazioni non costituisce di per sé prova contraria all’inadempimento, in quanto compatibile con una condotta collaborativa e con l’intento di proseguire il rapporto contrattuale.

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Somme percepite a titolo di risarcimento per conto dei figli minori

La sentenza ribadisce l’obbligo di un genitore di richiedere l’autorizzazione al giudice tutelare per l’incasso e l’utilizzo di somme percepite a titolo di risarcimento per conto dei figli minori. Inoltre, sottolinea l’importanza di fornire documentazione giustificativa per le spese sostenute e di agire tempestivamente per la restituzione di somme dovute.

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Revoca nomina sindaco unico società

Il provvedimento che nomina un organo di controllo societario è illegittimo se la società ha già provveduto autonomamente alla nomina prima dell’emanazione del provvedimento stesso.

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Opposizione a decreto ingiuntivo su garanzia fideiussoria

Il Tribunale ha rigettato l’opposizione avverso un decreto ingiuntivo emesso a seguito del pagamento di una garanzia fideiussoria, affermando la correttezza dell’operato del garante e la sussistenza del diritto di regresso nei confronti del debitore garantito.

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Contratto di assistenza e pagamento delle relative rette

La sentenza riguarda la validità di un contratto di assistenza e la prescrizione del diritto al pagamento delle relative rette. Il Tribunale ha stabilito che il contratto non era nullo, in quanto le prestazioni fornite non erano di competenza del servizio sanitario nazionale, e che il diritto al pagamento non era prescritto, essendo stato interrotto.

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Licenziamento di dirigente e registrazioni di conversazioni private

Il Tribunale ha stabilito che le registrazioni di conversazioni private, effettuate da un dipendente a sua tutela, sono ammissibili come prove in giudizio. Tuttavia, la sussistenza di un comportamento aggressivo o vessatorio da parte del datore di lavoro deve essere valutata nel suo complesso. Nel caso specifico, non sono emerse prove sufficienti per configurare un atteggiamento discriminatorio o mobbizzante, né per dimostrare che la riorganizzazione aziendale fosse finalizzata all’estromissione della dipendente.

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