LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Civile

Pagamento diretto subappaltatore: non è revocabile

Una società in amministrazione straordinaria ha citato in giudizio un proprio subappaltatore per revocare pagamenti per circa 234.000 euro ricevuti direttamente dalla stazione appaltante. Il Tribunale di Torino ha rigettato la domanda, stabilendo che il pagamento diretto al subappaltatore negli appalti pubblici è una modalità normale e prevista dalla legge, non un mezzo anormale di pagamento soggetto a revocatoria fallimentare. Inoltre, non è stata fornita la prova della conoscenza dello stato di insolvenza da parte del subappaltatore.

Continua »
Estinzione anticipata: rimborso costi up-front

Il Tribunale di Torino ha confermato il diritto del consumatore al rimborso proporzionale di tutti i costi, inclusi quelli ‘up-front’, in caso di estinzione anticipata del finanziamento. La decisione, in linea con la sentenza Lexitor della CGUE e la pronuncia della Corte Costituzionale, stabilisce che tale principio si applica anche ai contratti stipulati prima del 2021, rigettando l’appello della società finanziaria e confermando l’uso del criterio di calcolo pro-rata temporis.

Continua »
Danni da infiltrazioni: chi paga in condominio?

Il Tribunale di Torino ha esaminato un caso di danni da infiltrazioni in un condominio. Due proprietarie hanno citato in giudizio il condominio, il quale ha chiamato in causa la propria assicurazione e il proprietario dell’appartamento sovrastante. La sentenza ha rigettato le domande delle attrici, ritenendo che gli indennizzi già versati dall’assicurazione fossero sufficienti a coprire i danni materiali quantificati dalla Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU). È stata inoltre respinta la richiesta di danno morale per mancanza di prova di una lesione grave e dichiarata inammissibile una nuova domanda, formulata nel corso del processo, volta a ottenere l’esecuzione di lavori di riparazione.

Continua »
Contratto preliminare e rinvio del pagamento

Il giudice non può isolare singole condotte di una delle parti per stabilire se costituiscano motivo di inadempienza a prescindere da ogni altra ragione di doglianza dei contraenti, ma deve, invece, procedere alla valutazione sinergica del comportamento di questi ultimi, attraverso un’indagine globale e unitaria dell’intero loro agire, anche con riguardo alla durata del protrarsi degli effetti dell’inadempimento, perché l’unitarietà del rapporto obbligatorio a cui ineriscono tutte le prestazioni inadempiute da ognuno non tollera una valutazione frammentaria e settoriale della condotta di ciascun contraente, ma esige un apprezzamento complessivo.

Continua »
Opposizione decreto ingiuntivo: quando è rigettata

Una società cliente si opponeva a un decreto ingiuntivo per il mancato pagamento di prestazioni professionali, eccependo la nullità del contratto e l’inadempimento del consulente. Il Tribunale ha rigettato l’opposizione, confermando la validità del contratto e la fondatezza del credito. A causa di un pagamento parziale avvenuto durante la causa, il decreto è stato revocato e sostituito da una sentenza di condanna per l’importo residuo, con addebito di tutte le spese legali al cliente.

Continua »
Liquidazione controllata: aperta per sovraindebitamento

Il Tribunale di Torino ha aperto la procedura di liquidazione controllata per un debitore in stato di sovraindebitamento con debiti per quasi 300.000 euro a fronte di un reddito mensile di 1.800 euro e beni di modesto valore. La sentenza stabilisce la somma mensile da lasciare al debitore per il mantenimento del suo nucleo familiare e nomina un Giudice Delegato e un Liquidatore per gestire il patrimonio.

Continua »
Ammortamento alla francese: non è anatocismo

Dei mutuatari hanno citato in giudizio una banca sostenendo che il loro mutuo fosse nullo per usura, indeterminatezza del tasso (EURIBOR) e anatocismo derivante dal sistema di ammortamento alla francese. Il Tribunale di Torino ha respinto tutte le domande. Ha stabilito che i tassi di interesse erano inferiori alla soglia di usura, che l’EURIBOR è un parametro valido e che l’ammortamento alla francese non costituisce anatocismo, poiché gli interessi vengono pagati a ogni rata e non capitalizzati.

Continua »
Decadenza termine: pagamento subito se c'è crisi

Una società si opponeva a un decreto ingiuntivo ottenuto da un professionista, sostenendo che il termine per il pagamento, legato a una futura rendicontazione, non fosse ancora scaduto. Il Tribunale ha respinto l’opposizione, confermando che lo stato di insolvenza e il comportamento contrario a buona fede della società debitrice hanno causato la decadenza dal beneficio del termine, rendendo il credito immediatamente esigibile.

Continua »
Annullamento vendita immobile minore: la sentenza

Una figlia, divenuta maggiorenne, ottiene l’annullamento della vendita di un suo immobile, avvenuta quando era minore. Il padre, pur autorizzato dal Tribunale, non aveva depositato il ricavato su un conto vincolato come prescritto. Il Tribunale ha stabilito che la violazione delle modalità imposte equivale a mancanza di autorizzazione, rendendo il contratto annullabile per difetto di capacità legale.

Continua »
Clausola compromissoria fideiussione: quando non si applica

In un caso riguardante un contratto di associazione in partecipazione, un tribunale ha stabilito una netta distinzione tra la posizione della società e quella del suo fideiussore. La corte ha affermato che la clausola compromissoria per l’arbitrato, presente nel contratto principale, vincola la società ma non si estende al garante. Di conseguenza, la domanda contro la società è stata dichiarata improponibile in sede giudiziaria, mentre quella contro il fideiussore è stata deferita al tribunale ordinario competente, essendo stata esclusa la competenza della sezione specializzata in materia di impresa.

Continua »
Abuso di maggioranza: quando è legittimo l'aumento?

Un socio di minoranza ha impugnato una delibera di aumento di capitale, sostenendo un abuso di maggioranza finalizzato a diluire la sua quota. Il Tribunale ha respinto la domanda, ritenendo l’operazione legittima perché giustificata da reali necessità aziendali, come la riduzione di un forte indebitamento e il finanziamento di investimenti strategici. La sentenza chiarisce che l’assenza di un sovrapprezzo e la potenziale diluizione non configurano automaticamente un abuso di maggioranza se l’aumento di capitale persegue un concreto interesse sociale.

Continua »
Accettazione tacita di eredità: la voltura catastale

Il Tribunale di Venezia ha stabilito che gli eredi in possesso dei beni, che non redigono l’inventario ed eseguono la voltura catastale, compiono un’accettazione tacita di eredità, diventando eredi puri e semplici e responsabili dei debiti del defunto.

Continua »
Regolarità contributiva appalto: quando è legittimo?

Analisi di una sentenza sulla regolarità contributiva in un contratto di appalto. Il Tribunale ha revocato un decreto ingiuntivo, ritenendo legittima la sospensione dei pagamenti da parte del committente a fronte della mancata prova, da parte dell’appaltatore, del corretto versamento dei contributi previdenziali e fiscali, come previsto dal contratto.

Continua »
Divulgazione disegno comunitario: quando è nullo?

Un’azienda di design italiana ha citato in giudizio un colosso tecnologico globale, sostenendo che la sua matita digitale violasse il design registrato della loro innovativa matita in grafite. La parte convenuta ha risposto con una domanda riconvenzionale, argomentando che il design della parte attrice fosse nullo a causa di una “predivulgazione” avvenuta durante eventi e sui social media più di un anno prima del deposito della registrazione. Il Tribunale di Venezia ha accolto la tesi, dichiarando il disegno comunitario nullo per mancanza di novità. Di conseguenza, tutte le pretese di violazione, diritto d’autore e concorrenza sleale sono state respinte. Il caso evidenzia l’importanza cruciale di una registrazione tempestiva a seguito di qualsiasi divulgazione del disegno comunitario.

Continua »
Sovraindebitamento: ok al piano senza colpa grave

Una coppia in stato di sovraindebitamento, causato da problemi di salute del figlio e dalla precedente attività imprenditoriale, ha ottenuto l’omologa del piano di ristrutturazione dei debiti. Il Tribunale di Venezia ha ritenuto il piano ammissibile e fattibile, escludendo la colpa grave dei debitori. Il piano prevede il pagamento integrale dei crediti prededucibili e del 25,33% dei crediti chirografari in sette anni.

Continua »
Azione revocatoria: donazione inefficace al Fisco

Un debitore, a fronte di un ingente debito fiscale, ha donato la propria quota societaria alla moglie. Il Tribunale, tramite un’azione revocatoria, ha dichiarato l’atto inefficace nei confronti dell’Erario. La sentenza chiarisce che un credito non ancora definitivo è sufficiente per agire e che la consapevolezza del debitore di arrecare un danno è presunta date le circostanze, specialmente in caso di atti a titolo gratuito.

Continua »
Nullità di un contratto di Interest Rate Swap (IRS)

Il Tribunale ha stabilito che la mancata indicazione nel contratto di Interest Rate Swap (IRS) degli elementi essenziali per la determinazione del mark to market e del rischio di controparte, determina la nullità del contratto per indeterminatezza dell’oggetto. Ciò a prescindere dalla qualifica di operatore qualificato del cliente, in quanto l’alea del contratto non risulta misurabile o determinabile.

Continua »
Rimborso volo cancellato: no se rifiuti la riprotezione

La sentenza analizza un caso di appello riguardante una richiesta di rimborso per un volo cancellato a causa di circostanze eccezionali (droni in aeroporto). I passeggeri avevano rifiutato l’offerta di riprotezione della compagnia aerea per il giorno successivo, organizzando autonomamente un nuovo viaggio due giorni dopo da un’altra città. Il Tribunale ha respinto la loro richiesta di rimborso per le spese aggiuntive (nuovo volo, hotel, trasporti), stabilendo che il rifiuto dell’offerta di riprotezione limita il diritto del passeggero al solo rimborso del biglietto originale. L’accettazione della riprotezione è un presupposto per il diritto all’assistenza e al rimborso di costi accessori.

Continua »
Contratto minore annullabile senza autorizzazione

Il Tribunale di Venezia ha annullato un contratto di sponsorizzazione sportiva per un’atleta minorenne. I genitori avevano firmato l’accordo in nome e per conto della figlia, assumendo obblighi economici significativi. La corte ha stabilito che, trattandosi di un atto di straordinaria amministrazione, era necessaria l’autorizzazione del Giudice Tutelare. In assenza di tale autorizzazione, il contratto minore è annullabile, a prescindere dalle responsabilità dei genitori, poiché la normativa mira a proteggere il patrimonio del minore.

Continua »
Contratto estimatorio: l'obbligo di pagare il prezzo

Un concessionario riceve un’autovettura in conto vendita tramite un contratto estimatorio. Dopo aver disposto del veicolo senza versare il corrispettivo pattuito, il Tribunale rigetta la sua opposizione a un decreto ingiuntivo. La sentenza chiarisce che, in un contratto estimatorio, il rischio per la mancata restituzione del bene ricade su chi lo riceve (accipiens), obbligandolo a pagarne il prezzo.

Continua »