LexCED: l'assistente legale basato sull'intelligenza artificiale AI. Chiedigli un parere, provalo adesso!

Giurisprudenza Civile

Liquidazione controllata: ok per start-up innovativa

Una start-up innovativa, in stato di sovraindebitamento, ha ottenuto dal Tribunale di Brescia l’apertura della liquidazione controllata dei propri beni. Il tribunale ha verificato la sussistenza dei requisiti soggettivi, qualificando l’impresa come “minore”, e oggettivi, confermando lo stato di crisi. La sentenza ha quindi avviato la procedura, nominando gli organi preposti e stabilendo una durata minima di tre anni.

Continua »
Esecuzione immediata: autorizzata per debitore all'estero

Un creditore ha richiesto l’autorizzazione all’esecuzione immediata di un titolo esecutivo (contratto di mutuo) nei confronti di debitori trasferitisi nel Regno Unito. A causa delle notevoli difficoltà e dei lunghi tempi per la notifica degli atti all’estero, che mettevano a rischio il recupero del credito, il Tribunale ha accolto la richiesta. La decisione si fonda sul presupposto del ‘pericolo nel ritardo’ previsto dall’art. 482 c.p.c., ritenendo che l’attesa del termine ordinario avrebbe pregiudicato la fruttuosità dell’azione esecutiva.

Continua »
Notificazione pubblici proclami: quando è concessa?

Il Tribunale di Ancona ha autorizzato la notificazione per pubblici proclami in un caso di affrancazione immobiliare. La decisione si basa sull’oggettiva difficoltà di identificare tutti i convenuti e i loro eredi. Acquisito il parere favorevole del Pubblico Ministero, il giudice ha disposto la pubblicazione dell’atto in Gazzetta Ufficiale per consentire al processo di proseguire, bilanciando il diritto di azione dell’attore con l’esigenza di informare le controparti irreperibili.

Continua »
Riabilitazione protesto: come ottenerla in tribunale

Il Tribunale di Ancona ha concesso la riabilitazione da un protesto a un soggetto che ne aveva fatto istanza. La decisione si fonda sulla verifica di tre condizioni essenziali: l’avvenuto pagamento del debito originario, il decorso di almeno un anno dalla data del protesto e l’assenza di altri protesti a carico del richiedente nel medesimo periodo. Accertati questi requisiti, il giudice ha ordinato la cancellazione del protesto dal registro ufficiale, ripristinando la piena capacità creditizia del soggetto.

Continua »
Assegnazione alloggio popolare: diritto dopo l'accettazione

Una cittadina, dopo aver accettato un’assegnazione di alloggio popolare, si è vista negare il diritto dal Comune a causa di un ritardo burocratico e dell’applicazione di nuove normative. Il Tribunale ha stabilito che l’accettazione aveva già consolidato il suo diritto soggettivo, condannando l’ente a procedere con l’assegnazione di un immobile analogo e a risarcire le spese legali.

Continua »
Polizza assicurativa: limiti territoriali e residenza

Un assicurato chiede l’indennizzo per un orologio di lusso rubato, ma il tribunale respinge la domanda. La decisione si basa sulla violazione dei limiti territoriali della polizza assicurativa, poiché l’assicurato risiedeva in un luogo diverso da quello dichiarato nel contratto, invalidando la copertura.

Continua »
Cessione del credito e mancata insinuazione al passivo

Il giudice ha rigettato l’opposizione a decreto ingiuntivo, confermando il provvedimento monitorio e condannando l’opponente al pagamento delle spese di lite. In particolare, il giudice ha affermato che, in caso di cessione del credito, il cessionario è tenuto a provare la titolarità del credito stesso, anche mediante produzione di documentazione indiziaria, e che la mancata insinuazione al passivo del fallimento del debitore originario non fa venire meno il diritto del creditore di agire nei confronti del debitore stesso una volta che quest’ultimo sia tornato in bonis.

Continua »
Ammortamento titoli al portatore: la procedura

Un cittadino subisce il furto di due polizze di pegno al portatore. Segue la procedura di legge, presentando denuncia all’istituto emittente e successivo ricorso in Tribunale. Il Giudice, verificata la tempestività e la fondatezza della richiesta, accoglie il ricorso. Viene dichiarato l’ammortamento dei titoli al portatore, riconoscendone l’inefficacia e autorizzando l’istituto a rilasciare un duplicato dopo 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, in assenza di opposizioni.

Continua »
Liquidazione controllata: i requisiti per ottenerla

Il Tribunale di Ancona ha accolto la richiesta di una debitrice per l’apertura della procedura di liquidazione controllata. La debitrice, gravata da un’ingente esposizione debitoria derivante da garanzie prestate per società di persone familiari, non era più in grado di far fronte ai propri obblighi. Il Tribunale ha verificato la sussistenza dei presupposti di legge, tra cui lo stato di sovraindebitamento, e ha nominato un liquidatore per gestire il patrimonio, che include una parte dello stipendio e un’autovettura, al fine di soddisfare i creditori.

Continua »
Recesso socio Srl: quando è inammissibile l'esperto

Il Tribunale di Ancona ha dichiarato inammissibile la richiesta di nomina di un esperto per la valutazione della quota di un socio, in un caso di recesso socio Srl. La decisione si fonda sul fatto che la legittimità del recesso, sebbene confermata in appello, è ancora oggetto di un ricorso pendente in Cassazione. Secondo il Tribunale, la procedura per la nomina dell’esperto presuppone un semplice disaccordo sul valore della quota, non un conflitto ancora aperto sulla validità stessa del recesso.

Continua »
Malattia professionale vibrazioni: il nesso causale

Il Tribunale di Ancona ha riconosciuto come malattia professionale le patologie alla colonna vertebrale di un autista, inclusi i disturbi al tratto cervicale. Basandosi su una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU), la sentenza ha stabilito un nesso causale tra l’esposizione a vibrazioni sul lavoro e le lesioni, applicando il principio fisico della risonanza per giustificare il danno anche al collo. È stato liquidato un indennizzo per un danno biologico del 14%, confermando la rilevanza della malattia professionale da vibrazioni.

Continua »
Cessione del credito: diritti e tutele del debitore

Un tribunale si è pronunciato su un caso complesso di appalto e cessione del credito. Una società appaltatrice, dopo aver eseguito lavori di urbanizzazione, ha ceduto il proprio credito a un’altra società. Il committente si è rifiutato di pagare, contestando la validità della cessione e avanzando una domanda riconvenzionale per ritardi. La corte ha confermato la piena validità ed efficacia della cessione del credito, specificando che la notifica al debitore la rende opponibile. Ha inoltre rigettato la richiesta di una penale per ritardo, poiché il contratto non prevedeva un termine di ultimazione dei lavori chiaro e definito. Di conseguenza, il committente è stato condannato a pagare il credito ceduto, inclusi i lavori extra, alla società cessionaria.

Continua »
Provvedimento d'urgenza: no se manca il periculum

Una società proprietaria di una stazione di servizio ha richiesto un provvedimento d’urgenza (ex art. 700 c.p.c.) per la restituzione immediata dell’impianto da parte del gestore, a seguito di un illecito commesso da un dipendente di quest’ultimo. Il Tribunale di Ancona ha rigettato il ricorso, stabilendo che non sussisteva il requisito del ‘periculum in mora’, ovvero il pericolo di un danno imminente e irreparabile. La decisione sottolinea che un episodio isolato in un rapporto commerciale di lunga data e un danno di natura puramente economica non sono sufficienti a giustificare una misura cautelare così incisiva.

Continua »
Compensazione oneri condominiali: quando è inammissibile

Un condomino si opponeva a un decreto ingiuntivo per spese non pagate, chiedendo la compensazione con un presunto credito per danni da infiltrazioni. Il Tribunale ha respinto l’opposizione, stabilendo che la compensazione oneri condominiali è inammissibile quando il controcredito non è di facile e pronta liquidazione, per non ritardare il giudizio. La richiesta del condominio, basata su una delibera valida, è stata quindi confermata.

Continua »
Contributo di solidarietà illegittimo per le Casse

Il Tribunale del Lavoro di Ancona ha stabilito che un contributo di solidarietà imposto autonomamente da una cassa di previdenza privata è illegittimo. Tale prelievo, essendo una prestazione patrimoniale, può essere introdotto solo da una legge statale e non da un atto della cassa. La Cassa è stata condannata a interrompere la trattenuta e a restituire le somme versate dal pensionato negli ultimi cinque anni, limite fissato dalla prescrizione.

Continua »
Mansioni superiori: quando scatta il diritto?

Una lavoratrice ha ottenuto il riconoscimento di mansioni superiori e il risarcimento del danno per mancato richiamo in servizio post-Covid. La sentenza del Tribunale del Lavoro ha condannato la società datrice di lavoro, rimasta contumace, al pagamento delle differenze retributive e delle retribuzioni non corrisposte. Il giudice ha valorizzato le testimonianze che provavano lo svolgimento di compiti gestionali e ha sanzionato la condotta processuale omissiva dell’azienda.

Continua »
Azione di regresso: condanna per amianto e prescrizione

Un ente previdenziale ha esercitato un’azione di regresso contro una società datrice di lavoro per recuperare le somme versate agli eredi di un lavoratore deceduto per un carcinoma dovuto all’esposizione all’amianto. La società si è difesa eccependo la prescrizione del diritto. Il Tribunale ha respinto l’eccezione, ritenendo che la prescrizione fosse stata validamente interrotta. Ha inoltre affermato la responsabilità della società, basandosi su una precedente sentenza e riducendo l’importo dovuto di un terzo a causa del concorso di colpa del lavoratore (tabagismo).

Continua »
Sospensione Lavoro: Contributi Dovuti Anche Senza Lavoro?

Una cooperativa ha impugnato un avviso di addebito per contributi non versati durante i periodi di sospensione lavorativa dei dipendenti, come la chiusura estiva delle scuole. Il Tribunale ha stabilito che la sospensione lavoro unilaterale da parte del datore non giustifica il mancato pagamento di retribuzione e contributi. L’onere di provare che l’assenza fosse richiesta dal lavoratore spetta all’azienda, prova che in questo caso non è stata fornita. La sentenza ha però ridotto le sanzioni, non riconoscendo un’intenzione di occultare i rapporti di lavoro.

Continua »
Compenso CTU: calcolo per incarichi complessi

Una società si opponeva agli onorari liquidati a un consulente tecnico in un’indagine ambientale, ritenendoli eccessivi. Anche il consulente impugnava i decreti, giudicandoli però insufficienti. Il Tribunale ha ridefinito i criteri per il calcolo del **compenso CTU**, chiarendo quando più accertamenti giustificano onorari separati. La decisione ha parzialmente accolto le ragioni di entrambe le parti, ricalcolando l’importo finale e stabilendo principi chiave per la liquidazione in casi di incarichi plurimi e complessi.

Continua »
Opposizione tardiva: niente revisione clausole

Un debitore ha presentato un’opposizione tardiva a un decreto ingiuntivo. Il Tribunale di Ancona ha dichiarato l’opposizione inammissibile, stabilendo che la tutela rafforzata del consumatore, che consente il rilievo d’ufficio delle clausole abusive, non si applica quando il ritardo è imputabile alla negligenza del consumatore stesso. La sentenza chiarisce che il rispetto dei termini processuali è fondamentale e prevale anche sulle recenti aperture giurisprudenziali in materia di protezione del consumatore.

Continua »