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Giurisprudenza Civile

Carta del Docente Precari: Sì al Bonus di 500€

Un docente con contratti a tempo determinato per gli anni scolastici 2019-2023 ha richiesto e ottenuto il riconoscimento del diritto alla Carta del Docente. Il Tribunale di Pescara, basandosi sul principio di non discriminazione sancito dalla normativa europea e dalla giurisprudenza nazionale, ha condannato l’amministrazione scolastica ad attribuire al ricorrente il bonus di 500 euro annui per l’aggiornamento professionale, disapplicando la norma interna che lo riservava ai soli docenti di ruolo.

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Malattia professionale: risarcimento anche non tabellata

Un lavoratore ha citato in giudizio un ente previdenziale dopo il rigetto della sua richiesta di indennizzo per una malattia professionale non tabellata (ernia discale). Il Tribunale, basandosi su una perizia tecnica che ha confermato il nesso causale tra la patologia e l’attività lavorativa, ha accolto la domanda del lavoratore. L’ente è stato condannato al pagamento delle prestazioni, degli interessi e delle spese legali.

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Buoni fruttiferi postali: tassi e decreti, vince la legge

Un risparmiatore ha citato in giudizio un intermediario finanziario per ottenere il pagamento di interessi su due buoni fruttiferi postali della serie ‘Q/P’ secondo i tassi più alti previsti dalla precedente serie ‘P’, i cui moduli erano stati usati per l’emissione. Il Tribunale ha respinto la domanda, stabilendo che i tassi applicabili sono quelli inferiori, introdotti con un Decreto Ministeriale del 1986. La decisione si fonda sull’art. 173 del D.P.R. 156/1973, che permetteva la modifica dei tassi di interesse con decreto, anche per le serie già emesse. Questa norma, considerata cogente, prevale sulle condizioni stampate sul titolo, escludendo il legittimo affidamento del risparmiatore.

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Opposizione decreto di trasferimento: quando è tardiva

Un proprietario ha presentato un’opposizione al decreto di trasferimento a seguito di un’asta giudiziaria, lamentando un prezzo di vendita sproporzionato rispetto al valore di mercato. Il Tribunale ha respinto l’opposizione, considerandola tardiva perché presentata oltre il termine perentorio di 20 giorni. Nel merito, ha inoltre chiarito che un prezzo basso, risultato di plurime aste deserte, è da considerarsi giusto se la procedura è stata condotta correttamente.

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Risarcimento sinistro stradale e onere della prova

Un’automobilista, coinvolta in un sinistro stradale con un animale selvatico, ha citato in giudizio il gestore autostradale per ottenere il risarcimento dei danni. Il Tribunale ha accolto la richiesta per il danno non patrimoniale (biologico e morale), liquidandolo sulla base della perizia medico-legale e delle Tabelle di Milano. Tuttavia, ha respinto la domanda di risarcimento del danno patrimoniale per perdita di capacità di guadagno. La decisione sottolinea come, per ottenere il risarcimento sinistro stradale di natura economica, il danneggiato debba fornire la prova concreta di una effettiva diminuzione del reddito, non essendo sufficiente la sola dimostrazione di una ridotta capacità lavorativa.

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Inadempimento contratto fotovoltaico: la risoluzione

Una cliente cita in giudizio un’azienda per l’inadempimento del contratto di fornitura di un impianto fotovoltaico, poiché, sebbene installato, non è mai stato reso funzionante. Il Tribunale, accertato il grave inadempimento e l’inutile decorso del termine fissato con diffida ad adempiere, dichiara la risoluzione di diritto del contratto, condannando l’azienda alla restituzione del prezzo pagato e al risarcimento dei danni per i maggiori costi energetici sostenuti dalla cliente.

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Provvigione mediatore immobiliare: quando è dovuta?

Il Tribunale di Pescara ha stabilito che la provvigione del mediatore immobiliare è dovuta quando si forma un vincolo giuridico tra le parti, come l’accettazione di una proposta d’acquisto. In questo caso, un acquirente si era rifiutato di pagare l’agenzia dopo che la sua proposta era stata accettata e la caparra incassata dai venditori. Il giudice ha condannato l’acquirente a pagare la provvigione, ritenendo l’affare concluso e irrilevante la successiva mancata stipula del contratto definitivo.

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Concorso di colpa: la guida imprudente non basta

Il Tribunale di Pescara ha deliberato su un caso di concorso di colpa tra un motociclista e un’automobile. Il veicolo, effettuando una manovra rischiosa da un parcheggio sul lato sbagliato della strada, è stato ritenuto responsabile all’80%. Tuttavia, al motociclista è stato attribuito il 20% della colpa a causa della velocità eccessiva, evidenziata da una lunga traccia di frenata. Di conseguenza, il risarcimento finale è stato ridotto.

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Permesso di costruire: responsabilità del Comune

Un’impresa edile ha subito danni a causa dell’annullamento di un permesso di costruire illegittimo. Il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità del Comune, ma ha ridotto il risarcimento del 50% per concorso di colpa dell’impresa, che avrebbe dovuto verificare la legittimità del titolo. La compagnia di assicurazioni del Comune è stata condannata a manlevare l’ente.

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Cessione del credito: quando è inefficace senza ok

Una società, cessionaria di crediti per interessi moratori, ha citato in giudizio un ente debitore per ottenerne il pagamento. Il Tribunale ha rigettato la domanda, stabilendo l’inefficacia della cessione del credito. La motivazione si fonda su una clausola del contratto originale che subordinava l’efficacia di qualsiasi cessione all’accettazione espressa da parte dell’ente debitore. Poiché la società attrice non ha fornito la prova di tale accettazione, la cessione è stata ritenuta non opponibile al debitore.

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Revocazione per ingratitudine della donazione immobiliare

In tema di revocazione per ingratitudine della donazione, la liceità di una relazione extraconiugale intrattenuta dal coniuge donatario non esime però dal dovere compiere una valutazione complessiva del comportamento tenuto onde apprezzare le modalità con le quali tale nuova relazione sia stata poi portata alla luce, considerando altresì anche le ulteriori condotte dalle quali possa ricavarsi un contegno irriguardoso nei confronti del donante, in avversione al sentimento di rispetto che deve invece connotare i rapporti tra donante e donatario.

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Azione possessoria: la distinzione tra fase sommaria e merito

In una causa per la tutela di una servitù di passaggio, il Tribunale ha chiarito un importante principio procedurale. Una parte convenuta sosteneva che la decisione parziale emessa nella fase cautelare (reclamo) dovesse limitare il successivo giudizio di merito. Il giudice ha respinto questa tesi, affermando l’autonomia tra la fase sommaria, volta a dare una tutela immediata, e quella di merito, destinata all’accertamento pieno del diritto. Pertanto, l’azione possessoria prosegue per un’analisi completa delle prove, senza essere vincolata dall’esito della fase iniziale.

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Notifica atti tributari: valida se da poste private

Un contribuente si oppone a un’intimazione di pagamento, sostenendo la prescrizione del debito. Il Tribunale ha respinto l’opposizione, confermando che la notifica atti tributari effettuata da un operatore postale privato nel 2017 era valida e idonea a interrompere la prescrizione. La sentenza si basa su consolidati orientamenti della Cassazione, chiarendo che la licenza individuale era sufficiente per tali notifiche nel periodo 2011-2017. Respinte anche le contestazioni sul calcolo del debito perché sollevate tardivamente.

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Incarico professionale amministratore: quando è valido?

Il Tribunale di Pescara ha confermato un decreto ingiuntivo contro un condominio, stabilendo che l’ingegnere, anche in qualità di amministratore, aveva diritto al compenso per la progettazione di lavori. La corte ha ritenuto che la delibera assembleare che affidava la ‘direzione lavori e tutte le relative pratiche tecniche’ fosse sufficientemente ampia da includere anche la progettazione, non essendo stato nominato nessun altro professionista. Il tribunale ha quindi rigettato l’opposizione del condominio, che contestava la validità dell’incarico professionale amministratore, condannandolo al pagamento del debito originario e delle spese legali.

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Responsabilità per caduta: il Comune non paga sempre

Un cittadino ha citato in giudizio il Comune per i danni subiti a seguito di una caduta causata da un tombino sconnesso. Il Tribunale ha respinto la domanda, attribuendo la colpa esclusiva al pedone. La sentenza chiarisce che la responsabilità per caduta del custode viene meno se il pericolo è visibile e il danneggiato non ha prestato la normale diligenza, interrompendo così il nesso causale. Il Comune è stato comunque riconosciuto come legittimo convenuto, nonostante la proprietà del tombino fosse incerta.

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Onere della prova vizi fornitura: il caso del mangime

Un allevatore si oppone a due decreti ingiuntivi per il pagamento di forniture di mangime, sostenendo che la merce fosse difettosa e avesse causato danni al bestiame. Il Tribunale ha respinto le opposizioni, confermando i decreti. La decisione sottolinea come l’allevatore non sia riuscito a soddisfare l’onere della prova vizi fornitura, non dimostrando né il difetto del prodotto né il nesso di causalità con i danni lamentati.

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Iscrizione ipotecaria spese legali: il debito pro quota

Un avvocato, creditore delle spese legali per distrazione, ha richiesto un’iscrizione ipotecaria per l’intero importo contro tutti i debitori. Il Tribunale ha respinto il reclamo, non per i dubbi sollevati dalla Conservatoria, ma perché la sentenza originaria prevedeva un debito ripartito ‘in parti uguali’ (pro quota) e non solidale. Di conseguenza, l’iscrizione ipotecaria per le spese legali poteva essere richiesta solo per la quota di ciascun debitore e non per l’intero ammontare.

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Distacco riscaldamento centralizzato: onere della prova

Un ex condomino ha citato in giudizio il condominio per ottenere il rimborso delle spese di riscaldamento versate dopo essersi distaccato dall’impianto centralizzato. Il Tribunale ha respinto la domanda, stabilendo che il condomino non aveva fornito la prova tecnica necessaria a dimostrare che il distacco non avrebbe causato squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri. Una semplice dichiarazione dell’installatore è stata ritenuta giuridicamente irrilevante.

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Riconoscimento assegno invalidità civile

Il giudice, in base alle risultanze della consulenza tecnica d’ufficio, ha rigettato la richiesta di riconoscimento dell’assegno di invalidità civile in quanto la ricorrente non presentava un’invalidità sufficiente a ottenere i benefici previsti dalla legge.

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Servitù di passaggio: quando la cortesia non basta

Un avvocato agisce in giudizio per vedersi riconoscere il possesso di una servitù di passaggio su una rampa privata, negata dai nuovi proprietari che hanno cambiato la serratura di un cancello. Il Tribunale di Napoli rigetta la domanda, stabilendo che l’uso del passaggio era basato sulla mera tolleranza e amicizia con il precedente proprietario, non su un possesso effettivo tutelabile ai sensi di legge.

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