Una società di gestione di impianti di carburante ha citato in giudizio una compagnia petrolifera per il pagamento di spese di manutenzione, basandosi su un accordo transattivo. La Corte d'Appello aveva respinto la richiesta, rilevando una duplicazione di fatturazione. La Corte di Cassazione, con l'ordinanza in esame, ha rigettato il ricorso della società di gestione, stabilendo principi chiave sull'interpretazione del contratto. Ha chiarito che il giudice non deve fermarsi al senso letterale delle parole ma deve ricercare la comune intenzione delle parti, anche attraverso il loro comportamento. L'interpretazione del contratto è un'indagine di fatto riservata al giudice di merito e non è sindacabile in Cassazione se la motivazione è adeguata.
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