La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 14437/2025, ha rigettato il ricorso di alcuni proprietari immobiliari, confermando la loro condanna a realizzare un giunto sismico e a risarcire i danni al vicino. Il caso verteva sulla scelta del giudice d'appello di basare la propria decisione su una seconda consulenza tecnica d'ufficio (CTU), in contrasto con la prima. La Suprema Corte ha chiarito che, sebbene il giudice non possa limitarsi a un'adesione acritica, nel caso di specie la Corte d'Appello aveva ampiamente e adeguatamente motivato le ragioni della sua preferenza per la seconda consulenza tecnica, rendendo la decisione legittima.
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