La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 830/2024, ha chiarito la disciplina del reddito di inserimento sociale previsto da un regolamento comunale. È stato stabilito che, nonostante si tratti di un diritto soggettivo, la sua erogazione è limitata a un massimo di sei mesi. Per ottenere il rinnovo, non basta la persistenza dello stato di bisogno, ma è necessaria una nuova e specifica domanda da parte dell'interessato, soggetta a una nuova istruttoria da parte dell'ente. La Corte ha rigettato il ricorso di un cittadino che chiedeva la continuazione del sussidio senza soluzione di continuità, confermando la legittimità della normativa comunale che prevede una durata massima e la necessità di rinnovo esplicito.
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