La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d'Appello, stabilendo che ai ciclofattorini (riders) si applica la disciplina del lavoro subordinato. La sentenza chiarisce che il requisito dell'etero-organizzazione riders è soddisfatto quando una piattaforma digitale, tramite algoritmi, determina le modalità, i tempi e i luoghi della prestazione, anche se il contratto è formalmente autonomo e il lavoratore utilizza un mezzo proprio. La Corte ha ritenuto irrilevante la proprietà del veicolo e ha interpretato in senso ampio i requisiti di continuità e personalità della prestazione, focalizzandosi sul potere organizzativo esercitato dalla committente.
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