La Corte di Cassazione interviene su un caso di responsabilità professionale di un architetto, accusato di aver causato la perdita di un contributo pubblico per la ricostruzione post-sisma. L'ordinanza chiarisce che, a fronte dell'inadempimento del professionista, il giudice non può negare il risarcimento per mancata prova del nesso causale senza prima aver utilizzato gli strumenti a sua disposizione, come la Consulenza Tecnica d'Ufficio (CTU), per accertare se il cliente avrebbe avuto diritto al beneficio. La Corte ha cassato la sentenza d'appello, rinviando per una nuova valutazione.
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