La Corte di Cassazione ha stabilito che, in caso di interruzione fornitura elettrica dovuta al furto di cavi, la società erogatrice non è tenuta al risarcimento dei danni se il cliente non manifesta un chiaro e inequivocabile interesse al ripristino del servizio. Il comportamento del cliente, come l'utilizzo di fonti energetiche alternative e l'interruzione dei pagamenti, è stato considerato decisivo per escludere la responsabilità del fornitore. La vicenda trae origine dalla richiesta di un agricoltore che, dopo un furto di cavi nel 2008, aveva citato in giudizio la società elettrica solo nel 2013 per il mancato ripristino, ma i giudici hanno respinto la domanda in tutti i gradi di giudizio.
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