La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7539/2024, chiarisce un importante principio in materia di prova della proprietà. In un'azione di rivendicazione, la rigorosa "probatio diabolica" a carico di chi agisce è attenuata se entrambe le parti derivano il loro titolo da un dante causa comune. In questo caso, il rivendicante deve solo provare la validità del proprio titolo di acquisto e di quello dei suoi predecessori fino al comune autore, senza dover risalire a un acquisto a titolo originario. La Corte ha cassato la decisione d'appello che aveva erroneamente richiesto la prova piena, riaffermando un principio consolidato. Ha inoltre rigettato il ricorso incidentale volto a far riconoscere un vincolo pertinenziale non chiaramente stabilito.
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