Una multinazionale ha imposto lo svolgimento delle negoziazioni per la costituzione del Comitato Aziendale Europeo (CAE) esclusivamente in lingua inglese e tramite videoconferenza. Le organizzazioni sindacali si sono opposte, ritenendo tale imposizione una condotta antisindacale. La Corte di Cassazione ha confermato la decisione della Corte d'Appello, stabilendo che, sebbene la videoconferenza sia una modalità accettabile, l'obbligo di utilizzare la lingua inglese senza un adeguato servizio di interpretariato limita la capacità negoziale dei rappresentanti dei lavoratori. Tale comportamento è stato equiparato a un rifiuto di negoziare, con la conseguenza della costituzione automatica del CAE. La sentenza sottolinea l'importanza di garantire una comunicazione efficace e paritaria nelle relazioni industriali a livello europeo.
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