La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 28867/2025, interviene su un caso complesso riguardante la tutela di un creditore di fronte a una catena di vendite immobiliari. La Corte ha stabilito un importante principio: l'azione revocatoria non può essere esercitata "a cascata" contro un atto di disposizione del subacquirente (cioè, chi ha comprato da chi ha comprato dal debitore). Tale azione è esperibile solo contro gli atti del debitore originario. Tuttavia, la Corte ha chiarito che l'azione di simulazione è completamente autonoma e può essere proposta indipendentemente dall'esito della revocatoria, cassando la decisione della Corte d'Appello che le aveva erroneamente collegate.
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