La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 11333/2024, ha stabilito che un contratto part-time è illegittimo se non contiene una puntuale indicazione della collocazione temporale dell'orario di lavoro. Nel caso esaminato, un'azienda aveva indicato solo il monte ore annuo e il numero di turni e mesi lavorativi, senza specificare la distribuzione. La Corte ha confermato l'illegittimità del contratto, rigettando il ricorso dell'azienda, e ha accolto quello del lavoratore, affermando che il giudice ha il potere-dovere di determinare le modalità temporali della prestazione qualora il contratto sia omissivo, a tutela della certezza e della capacità del dipendente di organizzare la propria vita.
Continua »