La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8233/2024, ha stabilito un principio fondamentale sul calcolo del compenso avvocato. Il caso riguardava un legale che, dopo aver ottenuto una condanna milionaria per un suo assistito in regime di patrocinio a spese dello Stato, si era visto liquidare un onorario irrisorio. Il Tribunale aveva erroneamente basato il calcolo sulla somma effettivamente ottenuta (decisum) anziché su quella inizialmente richiesta (deductum). La Suprema Corte ha cassato la decisione, riaffermando che il valore della controversia, e quindi la base per il calcolo del compenso, è determinato dalla domanda originaria, salvo eccezioni motivate che qui non ricorrevano.
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