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Diritto di Famiglia

Riduzione assegno di mantenimento figlia maggiorenne

Il decreto affronta il tema dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti, pur se inseriti nel mondo del lavoro. Si ribadisce che la precarietà lavorativa e la discontinuità dei rapporti di lavoro non consentono di ritenere raggiunta un’autonomia economica tale da escludere il diritto al mantenimento.

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Revoca e revisione dell'assegno di divorzio

Il decreto chiarisce i principi giuridici in tema di revoca e revisione dell’assegno di divorzio, in particolare per quanto riguarda il mutamento delle condizioni reddituali e lavorative dei coniugi. Viene affermato che la revoca dell’assegno divorzile può essere disposta solo in presenza di un mutamento significativo delle condizioni economiche del coniuge beneficiario. Inoltre, il decreto ribadisce che il diritto all’assegno divorzile non è a tempo determinato e che il giudice, in sede di revisione, deve valutare se sussistono ancora i presupposti per il suo mantenimento.

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Somme percepite a titolo di risarcimento per conto dei figli minori

La sentenza ribadisce l’obbligo di un genitore di richiedere l’autorizzazione al giudice tutelare per l’incasso e l’utilizzo di somme percepite a titolo di risarcimento per conto dei figli minori. Inoltre, sottolinea l’importanza di fornire documentazione giustificativa per le spese sostenute e di agire tempestivamente per la restituzione di somme dovute.

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Contratto di assistenza e pagamento delle relative rette

La sentenza riguarda la validità di un contratto di assistenza e la prescrizione del diritto al pagamento delle relative rette. Il Tribunale ha stabilito che il contratto non era nullo, in quanto le prestazioni fornite non erano di competenza del servizio sanitario nazionale, e che il diritto al pagamento non era prescritto, essendo stato interrotto.

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Vendita immobile minore e investimento ricavato

Il Tribunale, in presenza di un’offerta congrua e nell’interesse del minore, può autorizzare la vendita di un immobile di sua proprietà. Il ricavato della vendita, dedotte le spese, deve essere investito in modo sicuro e redditizio, nell’interesse del minore e sotto il controllo del Giudice Tutelare.

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Separazione personale dei coniugi, unico episodio di percosse

In tema di separazione personale dei coniugi, la pronuncia di addebito richiesta da un coniuge per le violenze perpetrate dall’altro non è esclusa qualora risulti provato un unico episodio di percosse, trattandosi di comportamento idoneo, comunque, a sconvolgere definitivamente l’equilibrio relazionale della coppia, poiché lesivo della pari dignità di ogni persona.

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Rimborso per lavori edili effettuati durante convivenza more uxorio

Il Tribunale ha rigettato le domande di rimborso per lavori edili effettuati durante una convivenza more uxorio, ritenendo che le prestazioni fossero riconducibili a un’obbligazione naturale, in quanto spontanee e proporzionate alle condizioni economiche delle parti.

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Accordo stipulato tra ex conviventi di fatto

In ipotesi di accordo stipulato tra ex conviventi di fatto, al momento della cessazione della convivenza, al fine di disciplinare sia profili relativi al mantenimento della prole sia questioni patrimoniali insorte nella coppia, è stato affermato che in tema di mantenimento dei figli nati da genitori non coniugati, anche un accordo negoziale intervenuto tra i genitori non coniugati e non conviventi, al fine di disciplinare le modalità di contribuzione degli stessi ai bisogni e necessità dei figli, è riconosciuto valido come espressione dell’autonomia privata e pienamente lecito nella materia, non essendovi necessità di un’omologazione o controllo giudiziale preventivo.

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Indebito arricchimento bonifico non autorizzato da conto cointestato

La sentenza in questione affronta il tema dell’arricchimento ingiustificato derivante da un bonifico non autorizzato, effettuato da un conto cointestato a una società terza. La Corte, pur non potendo accertare l’esistenza di un accordo specifico tra le parti, ha ritenuto che la mancanza di prova in merito alla sussistenza di un debito della ricorrente nei confronti della società beneficiaria del bonifico, renda l’operazione priva di giusta causa e quindi sanzionabile.

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Assegno di mantenimento, dimostrare di aver cercato un lavoro

In materia di separazione dei coniugi, grava sul richiedente l’assegno di mantenimento, ove risulti accertata in fatto la sua capacità di lavorare, l’onere della dimostrazione di essersi inutilmente attivato e proposto sul mercato per reperire un’occupazione retribuita confacente alle proprie attitudini professionali, poiché il riconoscimento dell’assegno a causa della mancanza di adeguati redditi propri, previsto dall’art. 156 c.c., pur essendo espressione del dovere solidaristico di assistenza materiale, non può estendersi fino a comprendere ciò che, secondo il canone dell’ordinaria diligenza, l’istante sia in grado di procurarsi da solo.

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Coppia more uxorio e diritto di abitazione

L’ordinanza chiarisce i diritti di abitazione del convivente more uxorio superstite e l’esercizio della tutela possessoria. Viene affrontato il tema della detenzione qualificata e dell’applicabilità dell’eccezione ‘feci, sed iure feci’ nei giudizi possessori, con particolare riferimento alla Legge n. 76/2016.

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Revisione assegno divorzile, presenza di giustificati motivi

La revisione dell’assegno divorzile richiede la presenza di “giustificati motivi” e impone, prima di tutto, la verifica di una sopravvenuta, effettiva e significativa modifica delle condizioni economiche degli ex coniugi sulla base di una valutazione comparativa delle rispettive situazioni reddituali e patrimoniali.

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Mutuo in relazione affettiva e onere della prova

La sentenza affronta il tema del mutuo orale concluso tra soggetti legati da una relazione affettiva. Il giudice, in assenza di un contratto scritto, ribadisce l’importanza della prova della causa del mutuo, distinta da altri tipi di liberalità. Vengono analizzati i requisiti dell’ingiustificato arricchimento, evidenziandone la sussidiarietà rispetto ad altre azioni esperibili.

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Inammissibilità della querela di falso incidentale tardiva

Il tribunale ha dichiarato inammissibile una querela di falso incidentale presentata in ritardo in un giudizio di divisione ereditaria, affermando che la presentazione tardiva non consente la sua ammissibilità. Inoltre, ha condannato la parte che ha proposto la querela al pagamento di una pena pecuniaria per abuso del processo.

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Instaurazione da parte dell'ex coniuge di una convivenza di fatto

Secondo il più recente orientamento della Suprema Corte, l’instaurazione da parte dell’ex coniuge di una stabile convivenza di fatto, giudizialmente accertata, incide sul diritto al riconoscimento di un assegno di divorzio o alla sua revisione, nonché sulla quantificazione del suo ammontare, in virtù del progetto di vita intrapreso con il terzo e dei reciproci doveri di assistenza morale e materiale che ne derivano, ma non determina, necessariamente, la perdita automatica ed integrale del diritto all’assegno, in relazione alla sua componente compensativa (Cass. S.U. 32198/2021; Cass. 14256/2022).

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Divisione ereditaria e prelevamenti tra coeredi

La sentenza chiarisce la normativa in tema di divisione ereditaria, con particolare riguardo ai diritti e agli obblighi dei coeredi in relazione ai beni comuni, compresi i frutti civili. Viene inoltre analizzato il meccanismo dei prelevamenti e delle imputazioni, nonché la rilevanza della domanda di rendiconto nel giudizio divisionale.

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Efficacia esecutiva in Italia di atti pubblici tedeschi

La sentenza conferma il principio di diritto internazionale privato secondo cui gli atti pubblici stranieri possono essere dichiarati esecutivi in Italia alle condizioni previste dal Regolamento CE n. 4/2009, a condizione che siano rispettati i diritti della difesa e l’ordine pubblico.

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Annullamento contratto per attività sportiva di minore

Il Tribunale ha annullato un contratto per attività sportiva stipulato dai genitori in nome e per conto della figlia minore, in assenza di autorizzazione del Giudice Tutelare, poiché si trattava di atto di straordinaria amministrazione. La sentenza ha ribadito che la mancanza di autorizzazione in questi casi comporta l’annullabilità del contratto, che può essere fatta valere dal genitore o dal figlio.

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Separazione dei coniugi, addebito, unico episodio di percosse

In tema di separazione personale dei coniugi, la pronuncia di addebito richiesta da un coniuge per le violenze perpetrate dall’altro non è esclusa qualora risulti provato un unico episodio di percosse, trattandosi di comportamento idoneo, comunque, a sconvolgere definitivamente l’equilibrio relazionale della coppia, poiché lesivo della pari dignità di ogni persona.

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Divisione ereditaria e rimborso spese anticipate

La sentenza definisce la controversia relativa alla divisione di beni ereditari e al rimborso delle spese anticipate. Il Giudice, accertata la cessazione della materia del contendere in merito alla divisione per intervenuta alienazione dei beni, accoglie parzialmente la domanda di ripetizione delle spese, condannando alcuni convenuti al pagamento delle somme dovute agli altri coeredi in base alle rispettive quote ereditarie.

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