La Corte di Cassazione, con l'ordinanza n. 24092/2024, ha esaminato un caso di recesso agente per giusta causa. La controversia verteva sulla legittimità del recesso di un agente a seguito del blocco, da parte della società preponente, del portale telematico per l'invio degli ordini, ritenuto l'unico strumento operativo. La Corte ha rigettato sia il ricorso principale della società che quello incidentale dell'agente, confermando la decisione d'appello. È stata riconosciuta la giusta causa di recesso, con diritto all'indennità per l'agente, ma è stata anche confermata la sua condanna al pagamento di una penale per la violazione del patto di non concorrenza post-contrattuale.
Continua »